Musica nei locali, Confcommercio Vda: “Trovare soluzioni prive di individualismi”

Confcommercio Vda non ritiene che il posizionamento di misuratori di decibel sia la via perseguibile per una città moderna e soprattutto turistica.
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ASCOM Aosta Informa

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Tempi duri per la vita notturna e per chi vive il centro storico. L’estate 2022 si presenta per il capoluogo aostano ricca di contraddizioni ed incertezze. Da un lato i cittadini che denunciano il disagio della musica serale e dall’altro una città che vuole essere bella, viva ed attraente dal punto di vista turistico.
Confcommercio VdA rivolge un appello generale agli imprenditori, agli avventori e ai cittadini che vivono il centro: mettiamo da parte gli individualismi e collaboriamo assieme per il bene della città.

L’associazione capisce e condivide il malumore generale che si è venuto a creare ma il posizionamento di misuratori di decibel non è la via perseguibile per una città moderna e soprattutto turistica. E’ un muro contro muro che non porta a nulla di buono e che complicherebbe la vita a tutti.

I locali hanno necessità di lavorare, i turisti di vivere al meglio il nostro meraviglioso centro storico ed i cittadini di proseguire la loro quotidianità nella piena tranquillità. Trovare un equilibrio fra qualità di vita, l’offerta turistica e le imprese che necessitano di lavorare è alla base di ogni società civile che si rispetti oltre che la via più corretta per cercare di arrestare la desertificazione dei centri storici, processo già in atto con diverse serrande abbassate come già evidenziato più volte dalla nostra Associazione.

L’abbandono del centro anche da parte dei pubblici esercizi aggraverebbe tale desertificazione aggiungendo oltre alla chiusura delle attività commerciali anche la perdita delle imprese di alloggio e della ristorazione. Questa tendenza enfatizzerebbe le periferie dove tutto verrebbe spostato lasciando il centro città abbandonato a sé stesso.

Confcommercio VdA crede fermamente che si possa e si debba far conciliare entrambi i punti di vista e lavorare non contro ma per la città. Aosta merita tutt’altro che dei misuratori di decibel. Un centro fatto di servizi, turismo e gente che la vive tutti i giorni nel rispetto delle regole e del buon senso.

Il nostro appello è chiaro ed accorato. Mettiamo tutti da parte inutili individualismi e veniamo a capo di compromessi che facciano il bene di imprese, visitatori e singoli cittadini.

Una risposta

  1. Se la città è vissuta “tutti i giorni nel rispetto delle regole e del buon senso” perchè mai aver paura di mettere dei misuratori? Le leggi esistono, se le amministrazioni iniziassero finalmente a farle rispettare il turismo e la città ci guadagnerebbero in immagine e vivibilità.

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