Statale 27, dal weekend più controlli delle forze dell’ordine

E’ la prima ricaduta di quanto deciso in una riunione tenutasi oggi a palazzo regionale, a seguito delle sollecitazioni dei Sindaci della vallata sui frequenti comportamenti pericolosi di motociclisti e automobilisti.
Frontale moto SaintRhemyenbosses
Cronaca

“Oggi abbiamo concordato un programma di lavoro condiviso, che coinvolgerà la Regione, le amministrazioni comunali, l’Anas e le forze dell’ordine con l’obiettivo di contrastare con fermezza i comportamenti pericolosi e di aumentare la sicurezza del tratto stradale che dalla città di Aosta porta al confine con la Svizzera”. E’ la sintesi, tratta dal presidente della Regione Erik Lavevaz, dell’incontro tenutosi oggi, venerdì 22 luglio, a Palazzo regionale in materia di viabilità lungo la statale 27 del Gran San Bernardo.

Alla riunione, convocata dal Presidente, hanno partecipato i Sindaci di Etroubles, Gignod, Saint-Oyen e Saint-Rhémy-en-Bosses, i rappresentanti delle forze dell’ordine e dell’Anas. A sollecitare il confronto erano stati gli amministratori comunali della vallata, segnalando frequenti comportamenti pericolosi, per l’utenza stradale, ma anche per i residenti, da parte dei motociclisti e degli automobilisti. I dati elaborati dall’Anas confermano una tendenza in aumento degli incidenti tra il 2019 e il 2021, in particolare negli ultimi mesi. Il fenomeno è peraltro generalizzato su tutta la rete regionale.

Tra le misure esaminate, l’installazione sulla statale 27 di strumenti di controllo della velocità e il potenziamento dei controlli da parte delle forze dell’ordine. “Le misure che saranno adottate da parte degli enti locali, in particolare per quanto riguarda le dotazioni tecnologiche – aggiunge il presidente Lavevaz – avranno tempistiche differenziate, ma le ricadute di quanto deciso oggi saranno immediate: già dal prossimo fine settimana è prevista una intensificazione dei servizi dedicati da parte delle forze dell’ordine che ringrazio per la disponibilità con cui hanno risposto”.

3 risposte

  1. A proposito di “sicurezza stradale”, ricordo la ROTONDA DELLA VERGOGNA di Nus, in direzione di Fenis, che da anni giace incompiuta e dove avvengono regolarmente incidenti con l’aggiunta del rischio della vita per gli abitanti della Fraz. Plantayes quando si immettono sulla statale!

  2. Gli svizzeri, varcato il confine, danno sfogo a una guida “creativa”.
    Aggiungete orde di motociclisti che si godono le curve del Colle del Gran San Bernardo, convinti di essere su un circuito privato.

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