Caro energia, Cva: “Al lavoro per limitare le conseguenze della crisi del gas”

La società ricorda però come "le dinamiche dei prezzi non possono essere gestite a livello locale dalle singole aziende, trattandosi di fattispecie che anche l’Unione europea al momento non è riuscita ad affrontare in modo sostanziale".
Sede CVA Châtillon
Economia

“L’obiettivo del Gruppo CVA è sempre stato quello di produrre valore per il proprio territorio di riferimento e lo farà anche in questa drammatica fase di guerra e di shock energetico, mantenendo un costante confronto con il Governo regionale ed il Socio unico, al fine di limitare le conseguenze della crisi internazionale del gas sul territorio valdostano, nel rispetto delle leggi e del quadro regolatorio ed in un’ottica di sostenibilità”.  Cva interviene nella discussione in corso sulle misure da intraprendere per il caro energia e lo fa ricordando come “purtroppo, le dinamiche dei prezzi non possono essere gestite a livello locale dalle singole aziende, trattandosi di fattispecie che anche l’Unione europea al momento non è riuscita ad affrontare in modo sostanziale”.

Ciononostante la società ricorda quanto finora fatto per aiutare famiglie e imprese, come lo sconto del 40% sul prezzo fissato dall’Autorità per la maggior tutela ed uno sconto del 10% rispetto al PUN per le aziende della regione, ma anche, a partire dal 2010 l’agevolazione di piani di rateizzazione delle bollette anche al di là di quanto previsto dal legislatore.

“In attesa di capire quali misure saranno previste dal Governo, la Società sta valutando, – prosegue Cva –  con l’obiettivo di mitigare gli effetti dello shock energetico, la definizione delle politiche commerciali per il 2023 sempre rimanendo nell’alveo dei vincoli definiti dalla normativa di settore e dal regolatore.”

In queste ore inoltre sta lavorando con le società di gestione degli impianti di risalita “per immaginare soluzioni che potranno consentire loro di affrontare l’inverno in modo stabile”.

Un lavoro fatto in accordo con il Governo regionale e il socio unico, anche sul fronte della normativa che ha imposto prelievi sugli extraprofitti, “applicati indistintamente ad aziende Green e non, e peraltro contestati sul piano metodologico dalla società, al fine di comprendere le ricadute economiche di tali iniziative sulle casse regionali”.

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