Parola di Giobbe, verrebbe da dire prendendo a prestito il titolo del suo famoso libro del 1991. E propio Giobbe Covatta – ambasciatore Amref, testimonial di Save the Children e candidato al Senato nella lista Alleanza Verdi e Sinistra come capolista nel collegio Piemonte 02 – era oggi ad Aosta, a sostegno di Erika Guichardaz e Daria Pulz, candidate rispettivamente alla Camera e al Senato per la lista Valle d’Aosta aperta.
Covatta punta fortemente su temi che lo vedono, da anni, impegnato in prima fila: l’ecologia ed i diritti. E proprio parlando della prima lancia l’appello al voto per le due aspiranti parlamentari sostenute da Area democratica – Gauche autonomiste, Adu VdA/Sinistra italiana e MoVimento 5 Stelle.
“La questione non è spostare da una parte all’altra di una città un mercato, oppure di fare promesse o meno sul vallone di Cime Bianche. Io non sono competente, ma votate loro che sanno bene queste cose”.
Anche perché, spiega rivolgendosi alle candidate, “Non ci sono soluzioni pratiche per aiutare il pianeta, ma la politica ha il dovere di intervenire e risolvere i problemi della gente, far sì che vivano nel migliore dei modi”.
Il tema ecologico, dice Covatta, non può essere divisivo: “Mi piacerebbe che la popolazione fosse consapevole di quello che sta succedendo a livello ambientale. Chiunque dovrebbe averlo a cuore, anche chi vorrebbe la Marcia su Roma. Perché serve Roma e serve un pianeta per farla. Il pianeta, di per sé, è una pre-condizione. Spesso consideriamo questo pianeta infinto, ma infinito non è”.
E allora “il lavoro è quello di non considerare il pianeta e i diritti come questioni separate – ha detto ancora -. Bisogna convincere il mondo a trovare una soluzione e a farlo in fretta. Bisogna cambiare il proprio sistema di vita, il proprio cuore, le aspettative e i propri sogni per ritrovare dei valori”.
Valori che, dice guardando Guichardaz e Pulz, “significano immaginare un futuro di un altro tipo. Immaginarsi questo pianeta fra 30 o 40 anni. Questo dipende da noi, bisogna convincere tutti che questa sia la cosa migliore”.