Torna, anche quest’anno, il progetto A scuola di Vita Indipendente, promosso dall’Associazione delle Famiglie Girotondo – di cui fa parte anche l’Officina della vita indipendente che ne ha dato l’avvio –, in collaborazione con la Sovraintendenza agli studi, la Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta e con la supervisione scientifica del Divi – Centro studi per la Vita Indipendente dell’Università di Torino.
Il progetto, che coinvolge 11 Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado della regione, per un totale di 13 fra team docenti e consigli di classe, vuole promuovere un cambiamento di prospettiva nell’approccio alla disabilità, ovvero che gli alunni e le alunne vengano accompagnati dai docenti e dagli operatori di sostegno a realizzare il loro progetto di vita come futuri adulti, titolari del diritto ad un’abitazione, ad un lavoro e ad una rete di relazioni grazie a una concreta collaborazione scuola-famiglia.
Il percorso di supervisione e formazione, che è stato inserito nel Piano regionale della formazione dei docenti per il triennio 2022-2025, è rivolto a dirigenti, docenti ed operatori delle scuole (infanzia, primaria e secondaria), con l’obiettivo di incontrarsi a cadenza mensile e condividere tutti insieme la situazione degli alunni e delle alunne e decidere gli obiettivi da raggiungere e le strategie da adottare per la piena realizzazione di una completa autonomia.
La supervisione didattica del progetto, fin dalla sua prima edizione, è affidata, alla professoressa Veronica Abbate Daga, mentre la docente distaccata presso l’Ufficio Supporto Autonomia Scolastica, la professoressa Serena Del Vecchio, svolge un ruolo di raccordo con il team dei docenti per favorire la diffusione culturale della prospettiva della vita indipendente degli alunni con disabilità in tutte le scuole valdostane.
Una risposta
e che fine ha fatto la dichiarazione dell’assessore che compariva nella prima versione dell’articolo? Da quando in qua si ritoccano gli articoli? Un pò di coerenza editoriale!