Crescono i dubbi su The Stone, il residence a nove piani di Cervinia

L’arrivo del parere legale, richiesto dall’amministrazione di Valtournenche prima del rilascio della concessione edilizia, potrebbe impedire la costruzione del condominio The Stone.
Residence The Stone
Comuni

A un passo dalla conclusione dell’iter per la costruzione del condominio The Stone, l’arrivo del parere legale mette a rischio la realizzazione dell’opera ai piedi del Cervino.

Era stato il primo cittadino di Valtournenche Jean Antoine Maquignaz, alla guida della precedente amministrazione, a rivolgersi allo studio legale Bonelli Erede con sede a Milano per ottenere un parere sul discusso residence a nove piani The Stone. Ora che il parere è arrivato, l’ufficio tecnico valuterà se rilasciare o meno la concessione edilizia per la costruzione dell’immobile.

“Al momento nulla da dichiarare – risponde la neo Sindaca Elisa Cicco. Siamo in fase di studio con i tecnici”. La maggioranza resta in silenzio, mentre trapelano alcune indiscrezioni secondo cui due principali elementi ostacolerebbero la costruzione del “grattacielo”.

In passato i proprietari dell’ex Hotel Fosson avrebbero ricevuto dei contributi regionali per l’albergo. Il fatto impedirebbe all’impresa costruttrice di cambiare la destinazione dell’immobile da struttura ricettiva a condominio. In questo caso, una possibile soluzione potrebbe essere l’eventuale restituzione dei contributi incassati.

Il secondo ostacolo sarebbe il condono edilizio ottenuto dall’albergo. Ciò non consentirebbe, dopo la demolizione della struttura esistente, l’ampliamento volumetrico del nuovo edificio previsto dal ‘piano casa’ e pari al 35%.

Il futuro del condominio The Stone è quindi incerto. Il parere legale si somma alle 33.878 persone che hanno firmato la petizione online contro la realizzazione del “colosso di cemento”.

Il condominio a nove piani The Stone finisce su Striscia La Notizia

Striscia La Notizia
Striscia La Notizia

Grattacielo o ecomostro ai piedi del Cervino?

Le polemiche intorno al condominio a nove piani The Stone finiscono su Striscia La Notizia, il programma di Canale 5 condotto da Gerry Scotti e Michelle Hunziker.
Il servizio di Max Laudadio è andato in scena ieri sera, martedì 6 giugno.

Ai piedi del Cervino l’inviato di Striscia La Notizia ha intervistato i promotori della petizione da 36mila firme e il neo vicesindaco di Valtournenche Massimo Chatrian, a cui hanno strappato la promessa di “tenere conto” del parere dei tanti firmatari della raccolta firme.

Inchiesta “The Stone”, la Procura valuta di impugnare la decisione del Gip

Residence The Stone, progetto “inseribile” nel contesto di Cervinia

Chiesta nei giorni scorsi dalla Lega VdA, si è svolta la prima audizione in III Commissione sul progetto dell’edificio The Stone a Breuil-Cervinia.

Gli Assessori ai beni e attività culturali, Jean-Pierre Guichardaz, e alle opere pubbliche e territorio, Davide Sapinet, accompagnati dai rispettivi dirigenti, hanno relazionato sulla compatibilità del progetto con la normativa vigente e con la tutela paesaggistica.

“I dirigenti del Dipartimento attività e beni culturali hanno riferito che il progetto, dal punto di vista paesaggistico, risulta inseribile nel particolare contesto urbanistico del Breuil – spiega il Presidente della Commissione, Albert Chatrian -, che non va collocato nel contesto dei villaggi tipici della nostra regione. Inoltre, l’intervento previsto si caratterizza come sostituzione di un volume esistente in un ambito densamente urbanizzato e interessato da volumi di grandi dimensioni. Il fabbricato sarà anche ad alta efficienza energetica, utilizzando esclusivamente fonti rinnovabili.”

«Dal punto di vista politico – aggiunge Chatrian -, questa questione è l’ulteriore conferma della necessità di avviare una revisione delle norme che consentono le opere di ristrutturazione degli immobili, soprattutto riguardo all’impatto che hanno i grandi volumi sul nostro territorio.»

Residence The Stone Cervinia, la Lega chiede un’audizione in Commissione

Dopo aver svolto “un attento lavoro di analisi rispetto alle criticità emerse ed ai dubbi sollevati da più parti in merito al residence”  “The Stone” di Cervinia, la Lega Vallée d’Aoste chiede di “programmare, al più presto, un’audizione degli assessori competenti e del rispettivo personale dirigente, per relazionare sull’iter autorizzativo agli effetti delle norme regionali in ambito urbanistico e dei pareri di competenza degli organi regionali e sulle eventuali intenzioni in merito”.

“È un approfondimento dovuto e necessario” dichiara il Consigliere Luca Distort, Commissario della III Commissione consiliare per il gruppo Lega, nonché architetto “per garantire la tutela paesaggistica delle località del nostro territorio in compatibilità con gli strumenti legislativi regionali e la coerenza con i principi di rigenerazione e riqualificazione, per realizzare la corretta armonia con i meccanismi dell’economia territoriale”.

A partire da questo approfondimento, “che si augura possa avvenire il più presto possibile”, la Lega Vda spiega di voler continuare a “lavorare affinché si possa contribuire ad individuare le migliori soluzioni capaci di tutelare tanto il paesaggio quanto l’iniziativa privata ed il rapporto con le diverse realtà locali”.

Residence 9 piani Cervinia, il costruttore: “Nessuna speculazione”

Mentre le polemiche attorno al progetto “The Stone” sbarcano in Parlamento, con una interrogazione del deputato di Fratelli d’Italia Matteo Rosso, l’impresa edile valdostana Vico risponde alle critiche all’iniziativa, “interamente privata”. L’azienda, che impiega circa 200 operai respinge, in particolare, gli “evocati profili di “speculazione e avidità”, riservandosi di agire anche in sede giudiziaria a tutela della propria immagine, se necessario, e riaffermando di avere operato unicamente nell’ambito di Leggi, Regolamenti e Piani, nonché sottoponendo alle Autorità competenti le domande autorizzative proceduralmente previste”.

In particolare “la Soprintendenza ha autorizzato la realizzazione delle opere in progetto riservandosi di valutarne nel dettaglio, precedentemente alla fase esecutiva, i particolari costruttivi, le finiture, gli elementi decorativi ed ogni altro elemento che necessitasse di approfondimenti tecnico-progettuali.”

Il progetto, realizzato con lo Studio Peluffo&Partners è poi “coerente con i vincoli urbanistici e architettonici esistenti sulla volumetria acquisita” e i cui costi sono “di molto superiori a quelli di un’edilizia tradizionale in linea con i condomini esistenti, che si fonda su un concept preciso e su criteri di massima efficienza energetica”.

Sulla questione dell’impatto ambientale, l’azienda valdostana ritiene che “il progetto di The Stone migliori la vivibilità dell’area decongestionandola e riducendo l’occupazione attuale al suolo per il 50%, liberando pertanto spazio ed ambiente. In ogni caso, come da prospetto che segue, l’edificio in questione non risulta dissonante con il profilo di altezza generale di molti altri palazzi già esistenti nella cittadina”.

L’ingombro del residence è “in linea con diverse unità presenti a Cervinia”, “un edificio di nove piani, non è un grattacielo, e non toglie “aria e luce a mezza Cervinia”.

Il Comune chiede dei pareri legali sul progetto del residence a 9 piani

Mentre sono quasi 5000 le firme raccolte dalla petizione avviata da un gruppo di proprietari degli appartamenti nei pressi dell’ex Hotel Fosson, il Comune di Valtournenche si rivolge a dei legali per avere un parere sull’opera. 
A spiegarlo è stato lo stesso primo cittadino del paese Jean-Antoine Maquignaz durante il consiglio comunale tenutosi oggi, mercoledì 1° marzo. Ricordando come il progetto abbia ottenuto il parere favorevole della Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali della Regione e della Commissione edilizia (quest’ultimo con valore consultivo), Maquignaz ha spiegato che “l’Ufficio tecnico ha 90 giorni di tempo per concessionare l’opera”.  Per “verificare che tutte le normative siano rispettate” il sindaco ha chiesto dei pareri legali, ricordando però come “né lui, né la Giunta né il Consiglio comunale hanno competenza in merito alla procedura e potrebbero pronunciarsi esclusivamente se si trattasse di un Pud”.

Cervinia come la “Dubai delle Alpi”: una petizione contro il residence a 9 piani

di Alice Dufour

Ha finora raggiunto 200 firme la lettera contro la realizzazione dell’edificio The Stone. Indirizzata al primo cittadino di Valtournenche Jean Antoine Maquignaz e alle autorità competenti, la missiva sarà recapitata tra stasera e domattina.

I proprietari degli appartamenti nei pressi dell’ex Hotel Fosson sono i promotori dell’iniziativa. La scorsa settimana una rappresentanza di circa trenta persone si è riunita per trattare la questione. Otto i condomìni coinvolti: tre confinanti e cinque limitrofi. “Durante l’incontro è scaturita la volontà di scrivere una lettera rivolta al Sindaco di Valtournenche per invitarlo a ripensarci e fermare la costruzione” spiega un portavoce del gruppo.

The Stone, “argomento cruciale per il futuro di Cervinia”, è così descritto: “uno smisurato edificio, un muro di nove piani alto 30 metri, un colosso di cemento incombente e opprimente, calato in modo del tutto inappropriato nell’epicentro del paese, destinato a togliere aria e luce a mezza Cervinia”.

L’appello rivolto al Sindaco

“In modo per noi incomprensibile, le necessarie autorizzazioni da parte della Regione Valle d’Aosta (commissione paesaggistica), della Soprintendenza alle belle arti e della commissione edilizia comunale sono già arrivate e su tali aspetti sono in corso verifiche da parte di svariati studi legali interpellati dai condomini confinanti”. Per dare il via libera definitivo alla costruzione manca solo la firma del primo cittadino. “Signor Sindaco, ci sostenga nel preservare la nostra dimensione culturale! Lei ha l’occasione e l’opportunità politica e tecnica di fermare l’insulto incombente e opprimente di The Stone. Di passare alla storia come il Sindaco che ha salvato l’anima di Cervinia”.

E ancora, si legge nella lettera: “Se la costruzione di The Stone andrà in porto, vuol dire che avranno vinto l’avidità e la speculazione, altri grattacieli sorgeranno, la Dubai delle Alpi diventerà realtà”.

La petizione contro The Stone sulla piattaforma change.org

Alle 200 firme dei proprietari, che hanno siglato la lettera, “si stanno aggiungendo a valanga firme di cittadini, turisti, villeggianti. Oltre 700”. Queste saranno dirottate sulla piattaforma delle petizioni online change.org, dove domani, venerdì 24 febbraio, sarà pubblicata la lettera. “Sarà disponibile anche una traduzione in inglese per ampliare il raggio di adesione a tutto il mondo” afferma il portavoce che conferma sostenitori anche dall’estero.

Dell’iniziativa sono stati informati anche Legambiente, FAI – Fondo Ambientale Italiano e Italia Nostra – Sezione Piemonte e Valle d’Aosta.

The stone: il nuovo residence a 9 piani di Cervinia tra progetti e polemiche

di Giorgia Gambino

Prenderà il nome di The stone il nuovo residence a 9 piani progettato dallo studio di architettura ligure “Peluffo & Partners”. Ispirato alla tradizione valdostana dei monoliti, alla quale esso deve la sua forma, l’edificio sarà il risultato della demolizione e della successiva ricostruzione dell’ex Hotel Fosson. Non sono mancate né mancano tuttora polemiche social che puntano il dito contro l’impatto ambientale della struttura ipotizzando raccolte firme e manifestazioni pubbliche per bloccarne la costruzione.

The stone

The stone, come spiegano i progettisti, nasce nell’intento di far dialogare un nuovo immobile, sviluppato prettamente in altezza al fine di ridurre l’area di occupazione del palazzo del 50%, con il Monte Cervino.

La superficie totale di 1.324 metri quadrati potrà ospitare dalle 9 alle 12 unità residenziali, ciascuna eventualmente suddivisibile in più alloggi. Nel duplice piano interrato sarà costruita una autorimessa dedicata ai veicoli di 22 residenti nonché arricchita da 2 box di capienza doppia, un elevatore e una ski room.

I rivestimenti esterni affiancheranno lastre in gres che imitano la fattura naturale della pietra a varianti e texture che verranno valutate, così come finiture e decorazioni varie, con la Sovrintendenza ai beni culturali della Regione; l’edificio è concepito ad alta efficienza energetica in un’ottica di rispetto dell’ambiente montano in cui esso è inserito.

Il progetto ipotizza anche un abbinamento a opere d’arte personalizzate realizzate da parte di artisti di fama internazionale tra cui si vociferano i nomi di Fabrizio Plessi, con il suo schermo circolare a tutto tondo evocante fiamme e calore, e David Tremlet, realizzatore di wall drawing permanenti che decoreranno pilastri e parete di fondo dell’atrio principale.

“The stone”
L’impatto di “The stone”

La polemica

Risale a qualche giorno fa ma prosegue tuttora l’aspra polemica tuttora attiva sui social media circa il nuovo progetto ligure del “Peluffo & Partners”.

“I condomini nel centro di Cervinia sono tutti di massimo 4 o 5 piani, mentre questo dovrebbe essere di 12 piani” si legge tra i vari e numerosi commenti postati su Facebook; con “i lavori in partenza già dal prossimo marzo”, alcuni si domandano “come abbia fatto la Sovrintendenza ad autorizzare un edificio così alto e sproporzionato rispetto al contesto e che non fa uso di materiali adatti alla montagna”.

Altri cittadini, invece, evocano interventi di manutenzione ordinaria su altre strutture della zona pur prioritari ma mai eseguiti: “non è più ammissibile che la strada del Cielo Alto sia al livello di un paese del terzo mondo con crateri grandi come vulcani e tombini che escono di 30 centimetri”.

“The stone”
La vista su “The stone”

La risposta della “Peluffo & Partners”

Preso atto delle critiche che hanno interessato il progetto, “Peluffo & Partners” spiega ragioni e precisa posizioni a suo avviso mal formulate o interpretate.

“Cervinia non è nuova a interventi di visione architettonica innovativa quali per esempio la Casa del sole di Carlo Mollino, l’albergo Pirovano di Franco Albini, il condominio Giomein di Mario Galvagni, il condominio Cielo Alto di Roberto Dolza e la Casa dello scalatore di Lca architetti – osservano dallo studio di architettura -. The stone si colloca in un contesto in cui esistono altri edifici a più piani, in primis la stessa Casa del sole, alta 36 metri, e alcune altre costruzioni più recenti di pari altezza”.

A spingere molti residenti a travisare le intenzioni architettoniche e paesaggistiche dell’immobile è stata, a detta dei progettisti, la circolazione di alcune immagini non corrispondenti a versioni di lavoro o finali.

“Con riferimento all’eventuale sottrazione di posti letto alberghieri, riteniamo questa osservazione del tutto fuorviante – concludono dalla “Peluffo & Partners” -. Il nostro committente, il gruppo Vico General Contractor, ha creato negli ultimi anni almeno 500 posti letto alberghieri grazie alle ultime operazioni del GH Cervino, del TH Courmayeur e dell’AD Gallias di Bard”.

La voce alla politica

“L’opera, non ancora concessionata, ha ottenuto il parere favorevole della Sovrintendenza ai beni culturali e della Commissione edilizia – spiega il sindaco di Valtournenche, Jean Antoine Maquignaz -. Grazie a una legge italiana che la Valle d’Aosta ha fatto sua, la demolizione con successiva ricostruzione di un fabbricato concede al costruttore un premio volumetrico del 35% escluso dalle norme di piano”.

12 risposte

  1. Sono favorevole allo Stone, anzi per fare cifra tonda alzerei a 20 piani. Niente rivestimento in gres, ma cemento a vista è molto meglio. Non è necessario aggiungere opere d’arte di artisti famosi, lo Stone stesso diventa opera d’arte a memoria imperitura degli ideatori e dei tanti anonimi fervidi costruttori e politici compiacenti di questo paese.

  2. Che vadano pure avanti le indagini, visto che hanno trovato pane per i loro denti: vediamo la corruzione fino a dove arriva!

  3. Mi verrebbe da dire: adieu, Cervinia. In un condominio ci vivo già, grazie.
    Poi ci si chiede perché sempre più gente va a cercare paesaggi, tipicità e tranquillità in Alto Adige.

  4. Deturpare il paese con un mostro di cemento per arricchire qualcuno che, peraltro, non ama la montagna. Vergognoso ! Verificherei le tasche di chi potrebbe trarne vantaggio.

  5. Meravigliosa Valle d Aosta…. è questa la cosa che più mi fa incazzare. Nessuno che si sia preso la briga di difendere il territorio imponendosi (visto che siamo ancora regione autonoma) alle normative nazionali, solo sempre scartoffie.Lo stato dice che se demolisci puoi ampliare del 30 % la volumetria; bene detto fatto!Poi cosa decidi di costruirci questo non è importante il buon senso non esiste.
    E’ assolutamente scandaloso!!!E siamo solo all’ inizio non dimentichiamoci l elegante l Hostellerie des Guides li ci potrebbero costruire una mega ruota panoramica con 30 appartamenti che ruotano stile Dubai per l’ appunto tanto la regione firma!!

  6. Concordo con gli altri. Se nel passato si sono fatti degli sbagli, questi non vanno ripetuti.
    Errare è umano, perseverare è diabolico!!!

  7. Costruzione totalmente inadatta al paese di Cervinia; evidentemente le persone delle istituzioni che hanno consentito questo mostro, non hannno imparato dagli errori del passato con altri edifici che gia’ deturpano Cervinia. E’ una vergogna, tra le altre in un contesto in cui le montagne si sbriciolano per il cambio del clima.

  8. Concordo in pieno con quanto detto da chi mi ha preceduto. Riassumo solo con una parola: VERGOGNA!!!!

  9. Sono assolutamente d’accordo coi commenti precedenti !!! Scempio della montagna, assenza totale di visione del futuro, del buon senso e della misura. Grande tristezza per un ulteriore ferita ( dopo il collegamento col piccolo Cervino), ormai in Italia nessuno più usa il cervello, basta il denaro. Tra poco porteranno le metropoli sui ghiacciai, tanto questi si stanno sciogliendo. Uno schiaffo alle generazioni future…ma tanto che importa no ?!

  10. “Rispetto dell’ambiente montano in cui esso è inserito”???!!!!Ma chi vogliamo prendere un giro? Questo muraglione é uno schiaffo alla natura, solo cerca protagonismo, basta leggere la giustificazione dello studio incaricato del progetto, che sembra riconoscere voler competere in “innovazione”… lasciamo per altri luoghi gli esperimenti architettonici (giá bastano e avanzano quelli fatti in passato) e progrediamo, guardandoci un po’ attorno, invece di retrocedere???? The Stone é un pugno nell’ occhio, non si integra minimamente nel contesto per altezza, estetica, materiali. Él un grattacielo urbano che non ha niente a che vedere con quello che si auspicherebbe per un paese alpino di 2000mt, circondato da bellissime montagne. Toglie vista e luce a tutti i vicini, per di piú gli spazi in planimetria sono distribuiti malissimo, ricavati tra muri che convergono ad angolo acuto…porte a cui si accede schivando pilastri, salotti che danno le spalle alle finestre e guardano una parete cieca…che orrore! Un colosso del genere per poi buttar via mq che a Cervinia valgono oro!Ma un po’ di buon senso, se proprio il buon gusto e la professionalitá ormai li diamo per persi? Possibile che la Sovrintendenza possa decidere solo su “finiture e decorazioni varie”, aspetto totalmente secondario, quando c’ é di mezzo un grattacielo al Breuil? Non vedo la logica e non comprendo come i regolamenti edilizi locali, invece di proteggere il paesaggio di cui la Valle d’ Aosta si lucra, vive, a volte sopravvive, decida di venderlo a questo prezzo. Indignazione… delusione e tristezza! Dagli errori del passato non si impara nulla?E quello che piú mi preoccupa é che questo progetto sia il via a una competizione in scempio e altezza: attenzione, potrebbe essere la fine di un posto único!

    1. sono perfettamente d’accordo
      ma quale dialogo col cervino …. ma per favoreeee
      invece di guardare a zermatt come modello qua si incoraggia la speculazione più sfrenata.
      dovrebbero togliere le mille navette a gasolio e imporle elettriche yanto per cominciare a respirare un’aria decente invece che fare suffumigi di fumo a ogni passo.
      la fanfaluca del colore delle rocce abbiamo già visto come ha funzionato bene con l’ex albergo President… complimenti
      adesso vogliamo fare odissea nello spazio… il monolite
      fatelo a genova non a cervinia

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