Sessant’anni del palazzo regionale, ad Aosta. L’attuale sede del Consiglio Valle e del governo valdostano veniva inaugurata il 3 marzo 1963, con una “cerimonia solenne”. Abbandonata la sede di via Ollietti (occupata oggi da alcuni uffici del Tribunale), l’Assemblea regionale si insediò nel nuovo palazzo, in piazza Deffeyes, che nel corso del tempo è stato oggetto di adeguamenti e interventi, come quelli del 1988, che hanno arricchito la facciata esterna e la parete dell’aula consiliare con le frasi di Emile Chanoux.
“La nuova sede del Consiglio regionale è stata inaugurata in una data per nulla casuale – dichiara il presidente Alberto Bertin -. Il 3 marzo 1947, infatti, il Consiglio Valle votò all’unanimità una proposta di testo del nostro Statuto che fu poi inviato all’Assemblea Costituente. Il documento fu oggetto di confronto all’interno della Costituente che approvò la versione definitiva a gennaio 1948 e venne promulgato con legge costituzionale il 26 febbraio dello stesso anno”.
“Lo Statuto, che ha costituzionalizzato la nostra autonomia, – aggiunge il Presidente del Consiglio – è anche figlio dell’epilogo della Seconda guerra mondiale che ha messo fine alla dittatura fascista. Oggi più che mai attuale, il discorso sulle autonomie non si ferma ai confini degli Stati ma coinvolge l’Europa che può e deve essere un elemento di promozione delle autonomie e del pluralismo istituzionale, seguendo il motto ufficiale della stessa Unione Europea: ‘unità nella diversità’”.
Una risposta
E da allora, nella politica che lo abita, nulla è cambiato