Anche dal Cpel arriva il via libera all’ampliamento del Parco Mont Avic

Dopo l'approvazione in Giunta regionale del disegno di legge sull'ampliamento del Parco nel territorio di Fénis, la questione arriva all'assemblea dei sindaci valdostani. Il parere è favorevole, ma da Pontey e Châtillon si chiede alla Regione di riprendere le interlocuzioni: "Ci avevano messo fretta e ora tutto tace".
Parco Naturale Mont Avic
Politica

Dopo l’approvazione del disegno di legge da parte della Giunta regionale arriva anche il parere dall’Assemblea Cpel – il Consiglio permanente degli enti locali – il “via libera” all’ampliamento del Parco naturale Mont Avic sul territorio del Comune di Fénis.

Parere favorevole da parte dei sindaci, con un paio di “distinguo” del caso. In assemblea, il primo cittadino di Pontey Leo Martinet ha spiegato: “Abbiamo qualche perplessità. Nel disegno di legge si citano tutti gli incontri avvenuti tranne quello del 2020 con l’allora assessora Minelli ed i comuni interessati. Abbiamo discusso ampiamente sul futuro del parco e dalla Regione si erano ripromessi di comunicarci costi, benefici, diritti e doveri della nuova apertura. Ma nella legge non si parla dell’apertura del parco. Si parla solo dell’espansione su Fénis e nulla più. Non voterò a favore perché prima andrebbe portato a conclusione il lavoro fatto anche con gli altri comuni”.

A fargli eco è la vicesindaca di Châtillon Dorina Brunod: “Anche noi abbiamo avuto un incontro e richiesto dati specifici per il futuro di rientro nel parco. E anche per noi tutto è rimasto fermo, non ci sono stati forniti dati su costi e benefici per l’inserimento di una parte nel parco”.

Ancora Tillier: “Nei documenti precedenti avevamo dato piena disponibilità ad aprire il parco – ha aggiunto –. Ora però non si capisce, la Regione ci aveva messo fretta ma ora tutto tace. Vorrei capire, a livello politico, che cosa si voglia. Si fa una legge per accontentare qualche privato e poi? Non c’è altro nel futuro? Se non lo farà il Cpel chiederemo noi a qualche assessore competente”.

Oltre alle perplessità, però, i sindaci valdostani chiedono una visione d’insieme. A portare la questione sul tavolo è la prima cittadina di Fontainemore Speranza Girod: “Visti i parchi e le risorse naturali sul territorio – ha detto –, sarebbe bene metterli in rete e promuoverli. Perché non basta un investimento iniziale, ma vanno tenuti vivi”.

La mediazione – riuscita, dato che alla fine il voto sarà favorevole – tocca al presidente Cpel Alex Micheletto: “Che si allarghi l’area del parco a Fénis, progetto utile a tutta la comunità, lo condivido. Nel parere bisogna evidenziare però questo che è un primo passo, ma che va ripreso il discorso con tutti gli altri comuni. Ritengo doveroso richiamare l’attenzione del Legislatore regionale sulle interlocuzioni che non hanno avuto un esito, né positivo né negativo”.

Luca Ventrice

Approvato in Giunta regionale l’ampliamento sul territorio di Fénis

Il disegno di legge è pronto ed è stato approvato l’11 aprile scorso dalla Giunta regionale. Andrà ora all’esame delle commissioni per approdare infine in Consiglio Valle. L’area interessata è di 1549 ettari di cui soltanto 91 comunali e il resto privato. Proprio un gruppo di proprietari di terreni nel Comune di Fénis interessati a entrare a far parte del Parco, nel 2018 aveva costituito un apposito Comitato promotore. Con l’ampliamento il territorio del Parco raggiungerà i 7293 ettari complessivi.

Il Parco Naturale Mont Avic, istituito nel 1989, già nel 2003 era stato oggetto di un primo ampliamento che aveva interessato il vallone di Dondena, nel Comune di Champorcher. Nel 2018 è stato approvato il Piano del Parco, uno strumento di gestione che permette la salvaguardia del sito che è anche una Zona Speciale di Conservazione ai sensi della Direttiva Habitat.

L’ente parco del Mont Avic è in fase di revisione della pianta organica, alcune risorse andranno, quindi, integrate” ha spiegato l’assessore Davide Sapinet. “Gli accessi classici rimarranno invariati e non sono previste nuove infrastrutture”. 

Il Parco del Mont Avic ha celebrato l’anno scorso i suoi primi 30 anni. “La Valle d’Aosta conta un sistema di aree protette che copre il 33% del suo territorio” ha sottolineato invece il presidente della Regione Renzo Testolin, “Una situazione molto migliore rispetto al resto del territorio nazionale”.

2 risposte

  1. ma il molto migliore Renzo Testolin si è accorto che siamo circondati dalle montagne a differenza del resto del territorio Nazionale?

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