Ospedale: in estate sale operatorie ridotte del 25% per garantire le ferie al personale

I posti letto ancora chiusi sono complessivamente 43, ma entro inizio autunno almeno una ventina dovrebbe poter essere riattivata concluso il concorso per l’assunzione di infermieri che conta 140 iscritti.
Sanità

In vista delle vacanze estive, come già in tempi pre pandemici, l’Azienda Usl della Valle d’Aosta dà un taglio a operazioni e ricoveri. L’attività delle sale operatorie e conseguentemente i letti predisposti per la degenza vengono quest’anno diminuiti del 25% per permettere al personale in servizio di fruire delle dovute ferie.

“Vi è un lieve ma fisiologico abbassamento nel dipartimento delle chirurgie, che a rotazione ogni quindici giorni chiude al massimo una decina di posti in ogni reparto – spiega il direttore sanitario, Guido Giardini -. Questa va ovviamente di pari passo con la limitazione di interventi programmati e non urgenti, mentre restano garantite le operazioni più urgenti, quelle cardiologiche e quelle oncologiche”.

Se al momento l’Usl non prevede particolari misure in area medica, a subire una parziale battuta di arresto comunque non superiore al 30% sono anche i day hospital.

“Il mese più critico sarà sicuramente quello di luglio, dove le vacanze saranno maggiormente concentrate ma dove non abbiamo ancora delineato un calendario specifico in attesa di eventuali risorse aggiuntive che ci permetterebbero di non interrompere alcuna attività – pronostica ancora Giardini -. In caso contrario ridurremo la funzionalità del reparto di otorinolaringoiatra ai soli interventi in elezione e quella di pneumologia già di per sé minima per via della rarità di polmoniti estive”.

Anche i casi di positività al Covid-19 risultano minimi e oscillano tra uno o due pazienti generalmente isolati all’interno delle bolle di ogni sezione dei due ospedali cittadini; come constata Giardini, “rispetto all’anno scorso fortunatamente non abbiamo vissuto quell’ondata pandemica estiva che ci aveva un po’ sorpresi, ma è sempre bene non abbassare mai la guardia in questo senso”.

Al momento, 51 letti restano chiusi al di là della sola estate: si tratta dei 18 di neurologia, attualmente accorpata alla chirurgia vascolare, dei 18 di gastroenterologia, ugualmente affiancati a chirurgia di urgenza, dei 5 di cardiologia, dei 6 di oncologia e dei 4 di otorinolaringoiatra.

“Siccome erano vuoti, i 18 posti di gastroenterologia stanno ospitando la medicina di emergenza dove sono in corso lavori di ristrutturazione che stanno terminando e dove sono stati sono stati ricavati 8 posti di admission room – prosegue Giardini -. Questo nuovo reparto, creato per contrastare il sovraffollamento del pronto soccorso, possiede letti di degenza che dunque fanno diminuire la quota di quelli chiusi a 43”.

L’Usl auspica tuttavia di poter riattivare almeno una ventina di posti già entro l’inizio dell’autunno grazie alle nuove assunzioni derivanti dal concorso per infermieri, a breve chiamati a svolgere la dovuta prova di francese e le seguenti prove concorsuali, nonché dal concorso per oss, che quest’anno ha visto circa 800 partecipanti.

“Vorremmo riuscire a riaprire almeno questi letti per poter ridare corso ai reparti che più hanno sofferto, come neurologia e gastroenterologia, oltre che per portare a compimento progettualità importanti tuttora in cantiere – annuncia ancora Giardini -. Sui 140 infermieri iscritti, una quarantina già lavora con noi e verrà semplicemente stabilizzata mentre altri prenderanno servizio in qualche settimana”.

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