Coltivazione di ulivi in crescita, Donnas pensa alla costruzione di un frantoio

Lunedì 26 giugno è stata approvata dal Comune di Donnas una mozione che propone la costruzione di un frantoio nella località di Chignas, a seguito dell’esigenza dei crescenti coltivatori di olivo in Valle d’Aosta. Sarebbe il primo frantoio in Valle, ma è ancora tutto da progettare e definire.
olivi Donnas
Ambiente

Sarebbe il primo in Valle d’Aosta, “e speriamo anche l’unico!”. Così Dario Martinelli, il Presidente dell’Associazione Valdostana Olivicoltori, entusiasta di scoprire il sospirato esito di una questione in discussione da due anni: la costruzione di un frantoio a Donnas.

Nell’ultimo consiglio comunale del 26 giugno scorso la maggioranza ha presentato una mozione, approvata all’unanimità, indicando Chignas come località di ubicazione del frantoio. “Adesso la risposta è arrivata e ci fa senz’altro molto piacere” commenta Martinelli. 

I coltivatori di olivo valdostani sono in crescita: da qui la necessità di un frantoio 

Tutto è nato dalla recente crescita del numero dei coltivatori dell’olivo, sia in Valle d’Aosta che in Piemonte, con la conseguente esigenza da parte dei membri dell’Associazione Olivicoltori di un frantoio proprio. “I frantoi del vicino Piemonte nel momento della macinazione delle olive sono intasati, i numeri di olivicoltori stanno crescendo e avrebbero bisogno di una frantoio in Valle d’Aosta per fare un olio proprio valdostano” spiega Amedeo Follioley, il sindaco di Donnas.
Ne dà una conferma analitica il Presidente, rivelando i numeri dell’incremento: sono un centinaio gli attuali coltivatori di olivo in Valle d’Aosta e circa 4000 le piante. Gli olivicoltori “sono concentrati soprattutto in centro e bassa Valle e, anche se non abbiamo ancora chiuso le iscrizioni, sono praticamente tutti iscritti all’associazione, il resto è un numero che potrei immaginare ma che non posso assicurare” dichiara Martinelli. 

“Avere un frantoio nel nostro territorio è necessario perché quello a Settimo che usiamo ora non è sufficiente” continua “Avendo un nostro frantoio otterremmo un olio con qualità superiori, e avremmo la soddisfazione di produrre il nostro quantitativo di olio senza problemi, cosa che non è possibile altrove”. 

L’olivo “è una coltivazione che sta nascendo e che sta avendo successo in tutta la Valle anche grazie all‘aumento delle temperature” aggiunge ancora il sindaco “ e contrasta anche l’abbandono dei terreni. E’ positivo”. 

Il frantoio a Settimo
Il frantoio a Settimo

“E’ tutto da costruire”

“Abbiamo la location e siamo a disposizione” dice Follioley. 
Nella mozione, infatti, Donnas ha voluto manifestare la sua disponibilità in termini di posto e spazi, il resto, come ribadisce il primo cittadino, “è tutto da costruire, questo è solo il primo passo”. 

Il comune ha individuato Chignas come proposta perché questa località presenta alcuni edifici e fabbricati semidiroccati che si possono recuperare per la costruzione del frantoio, senza dover costruire nuove strutture, ed è inoltre “un’occasione anche di riqualificare quella zona” aggiunge il sindaco. In più, “la stagione delle olive è tendenzialmente tra ottobre e novembre, e Chignas è una zona abbastanza tranquilla e isolata in cui in quel periodo la presenza di un frantoio non darebbe fastidio al quotidiano del paese”.

Ora  “bisogna iniziare a costruire il tutto, sia in senso burocratico che fisico” riassume Follioley. La mozione verrà inviata all’Assessorato dell’Agricoltura, e successivamente si vedrà come proseguire, come reperire le risorse e stabilire “chi fa cosa”. 
“Dovremo anche capire di quanto spazio c’è effettivamente bisogno perché i numeri stanno crescendo” fa notare il sindaco, spiegando che a questo proposito gli olivicoltori stanno conducendo un censimento delle piante di olivo in Valle. “Ci serve un frantoio dimensionato con la realtà valdostana. Per partire bisogna avere dei numeri, noi come comune ci siamo, poi non è neanche detto che si costruirà a Donnas”. Comunque, assicura, “Donnas il posto e lo spazio dove farlo ce l’ha”. 

Il primo passo è stato fatto, adesso ci vuole il secondo” dice anche Martinelli “Speriamo in qualche finanziamento”. Follioley immagina questo secondo passo: “Bisogna progettare, capire da dove la Regione può reperire i fondi, eventualmente europei, capire se la gestione sarà diretta dall’Associazione degli olivicoltori o da qualcun altro, perché sarebbe un frantoio a livello regionale, quindi non solo a disposizione degli olivicoltori di Donnas” elenca “E’ tutto da costruire”.
“Noi intanto abbiamo iniziato un percorso, ci siamo proposti”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e da Googlepolitica sulla riservatezza e Termini di servizio fare domanda a.

Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte