Prende il nome di “Boudzen ensemblo” la nuova iniziativa con la quale l’Unité des Communes valdôtaines Mont-Cervin punta a sperimentare car pooling e car sharing come modalità di spostamento alternative e sostenibili sul territorio. Per poter fare ciò, i Comuni hanno presentato al Ministero una proposta progettuale finalizzata a ottenere 2 milioni di euro funzionali a lanciare, promuovere e perfezionare il servizio.
“Sempre più le nostre vallate, di per sé frazionate e dispersive, sono minacciate dallo spopolamento, provocato soprattutto da una mancanza di servizi essenziali tra cui un sistema di trasporto pubblico adeguato – constata la referente del progetto, Maria Lapietra -. Da qui trae origine la nostra idea, ardita ma soprattutto nuova a livello nazionale ed europeo, di coinvolgere i cittadini nella mobilità della comunità che essi abitano”.
L’auspicato finanziamento sarebbe finalizzato ad acquistare un parco tra le 30 e le 50 automobili elettriche da donare ai residenti che prenderanno parte all’apposito bando. Le stesse dovranno poi essere utilizzate per accompagnare oppure da imprestare gratuitamente a residenti o turisti.
“Non escludiamo di avviare un progetto congiunto per installare e fruire delle colonnine di ricarica a energia prodotta in Valle d’Aosta per rendere il nostro servizio del tutto green e a costo zero – prosegue ancora Lapietra -. Speriamo che questo possa andare a beneficio di eventuali nuovi residenti oltre che dei visitatori, attirando anche coloro che ha un’attività e lavorano nell’Unité”.
“Boudzen ensemblo” sarà anche dotato di una piattaforma digitale dedicata dove gli utenti potranno consultare non soltanto le vetture disponibili, dotate di un comodo sistema di apertura e chiusura da remoto, bensì anche più stazioni furgoni di noleggio con conducente.
“Molti sono i cittadini che, consci del poco senso di spostarsi da soli tra vallate differenti, già si organizzano per viaggiare congiuntamente – chiarificato Lapietra -. L’iniziativa garantisce loro il vantaggio di avere un’auto nuova e assicurata mettendola a disposizione di altri, un prototipo che, se ben funzionante all’interno della nostra specifica comunità, potrebbe facilmente essere riprodotto all’interno dei quartieri delle realtà più grandi della nostra”.
Entro l’inizio del nuovo anno l’Unité Mont-Cervin dovrebbe ricevere conferma di aver ottenuto i fondi, per poi perfezionare e avviare definitivamente il progetto entro il 2026 e chiuderne l’impegno economico entro il 2027.