Dal musical “We Will Rock You”, di cui è produttore e che andrà in scena ad Aosta venerdì 24 novembre nella “Saison Culturelle”, agli oltre trenta show di Bruce Springsteen organizzati in Italia, passando per le difficoltà che il pubblico che vi prende parte mostra nel cogliere determinati aspetti degli eventi live. Sono solo alcuni dei temi dell’intervista realizzata da Christian Diemoz (immagini di Nicole Jocollé) al promoter Claudio Trotta, fondatore dell’agenzia “Barley Arts” e dall’esperienza lunga cinquant’anni (raccontata, tra l’altro, nel libro “No pasta, no show” uscito nel 2017 per Mondadori). Un dialogo franco, diretto e dal ritmo “slow”, ma non poteva essere diversamente vista la natura di “carburante del benessere psicofisico” della musica (dal vivo e non), che abbiamo suddiviso in sette parti su YouTube, per comodità di consultazione, nella playlist “A tu per tu con Claudio Trotta”. Un dialogo, registrato giovedì 23 novembre proprio nel foyer del teatro Splendor, in cui il promoter da 15mila eventi non cela la sua preoccupazione per il futuro, ma nemmeno si trattiene dal chiamare in causa gli artisti, e pure il loro pubblico, troppo spesso dimentico del fatto che un concerto non è la celebrazione di chi è sul palco, ma l’incontro tra il performer e chi fruisce (anziché consumare) la sua arte.