A novembre l’inflazione di Aosta è lievemente calata

Il dato - riferito al confronto con il mese di ottobre - emerge dall'Indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale (Nic). A diminuire maggiormente le spese su abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-4,6 per cento).
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Economia

Lievemente, ma l’inflazione ad Aosta, nel mese di novembre 2023 è scesa rispetto ad ottobre. Restando più alta, ma non troppo, rispetto al novembre dello scorso anno.

Il dato emerge dall’Indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale – i cosiddetti Nic –, in cui si legge, infatti, che il Comune di Aosta ha registrato una variazione del -0,9 per cento rispetto a ottobre 2023, e una variazione di +1,0 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Le differenze tra ottobre e novembre 2023

Nel dettaglio, considerando le variazioni congiunturali dei prezzi – ovvero quelle calcolate rispetto al mese precedente – le divisioni di spesa che hanno mostrato, a novembre 2023, le variazioni in aumento più significative rispetto al mese di ottobre sono quelle relative a: bevande alcoliche e tabacchi (+0,3 per cento), servizi ricettivi e di ristorazione (+0,3) e prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,2).

In diminuzione risultano invece le voci di spesa su: abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-4,6 per cento), comunicazioni (-2,0), trasporti (-1,7), ricreazione spettacoli e cultura (-0,8), altri beni e servizi (-0,2), mobili, articoli e servizi per la casa (-0,2), servizi sanitari e spese per la salute (-0,1) e abbigliamento e calzature (-0,1).

A restare invariate sono invece le spese per l’istruzione.

La differenza anno su anno

Diversa è la situazione guardando allo scorso anno. Le variazioni tendenziali calcolate sullo stesso mese dell’anno precedente, ovvero novembre 2022, vedono ai primi posti nella graduatoria delle divisioni di spesa che registrano variazioni in aumento quelle su: istruzione (+11,8 per cento), prodotti alimentari e bevande analcoliche (+6,1), servizi ricettivi e di ristorazione (+5,5), trasporti (+5,4), ricreazione, spettacoli e cultura (+3,3), bevande alcoliche e tabacchi (+2,0), altri beni e servizi (+2,0), servizi sanitari e spese per la salute (+1,5), abbigliamento e calzature (+1,0), mobili, articoli e servizi per la casa (+0,9).

In diminuzione, invece, le seguenti divisioni di spesa su: abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-13,9) e comunicazioni (-1,5).

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