861mila e 608 euro di contributo agli investimenti per le piste di sci nordico. A deciderli – spiegano dall’Assessorato dello Sviluppo economico – la Giunta regionale, attraverso una delibera che ne ha approvato lo stanziamento.
Nel dettaglio, le risorse – disciplinate dalla legge regionale 18 aprile 2008, le cui domande per le richieste di contributo sono scadute il 30 settembre 2024 – riguardano una serie di interventi in diversi comprensori, come l’ampliamento della copertura per lo snow farm per incrementare lo stoccaggio della neve a Bionaz, il primo lotto di completamento del sistema di innevamento a Champorcher (per la sala pompaggio e l’innevamento dell’anello piccolo) e la messa in sicurezza di un tratto di pista, tramite livellamento e stabilizzazione del terreno, e l’acquisto di un quad a Fontainemore.
A questi interventi se ne aggiungono altri, come l’installazione di due pannelli informativi agli ingressi delle piste di Gressoney-La-Trinité, la realizzazione dell’impianto di innevamento (con la stazione di pompaggio, sei pozzetti e due cannoni mobili) e l’acquisto di un mezzo battipista a Morgex, la messa in sicurezza di tratti di pista tagliando di alcune piante in condizioni pericolose a Nus e l’installazione di una cisterna interrata a servizio dei mezzi battipista e delle motoslitte della stazione di Saint-Oyen.
Il motivo lo spiega lo stesso Assessorato, in una nota: “Lo sci di fondo in Valle d’Aosta si configura come un’attività ideale per attrarre un pubblico sempre più vasto: famiglie, sportivi e appassionati di tutte le età. La possibilità di praticare questo sport nella incantevole cornice paesaggistica in cui insistono le piste valdostane, rafforza il legame tra le persone e la natura”.
“Per garantire la crescita e la valorizzazione dello sci di fondo è fondamentale il sostegno delle istituzioni e degli enti locali, insieme a una collaborazione attiva con associazioni sportive e comunità del territorio – specifica – afferma l’assessore Luigi Bertschy –. Lo sviluppo di progetti mirati, il miglioramento delle infrastrutture e la promozione delle peculiarità locali possono fare la differenza nel rendere attrattive le nostre piccole stazioni e i comuni che le ospitano. Lo sci nordico è dunque, non solo uno sport, ma anche una risorsa che merita di essere sostenuta e valorizzata a favore delle comunità locali e per offrire agli appassionati un’esperienza unica”.