Cgil, Uil e Usb lanciano un referendum sul rinnovo del contratto collettivo nazionale degli statali

"Di fronte a un contratto a perdere riteniamo necessario far esprimere le lavoratrici e i lavoratori" dicono i sindacati. E' possibile votare fino alle 16 di sabato 21 sulla piattaforma votofc.org
Sciopero CGIL UIL SAVT - sindacati
Lavoro

“Di fronte a un contratto a perdere riteniamo necessario far esprimere le lavoratrici e i lavoratori. È una scelta di democrazia diretta e uno strumento di prosecuzione della vertenza”. Così Fp Cgil, Uil Pa e Usb PI nell’annunciare un referendum sul rinnovo del contratto collettivo nazionale degli statali.

La mancata firma origina dalla non condivisione del testo del contratto “sottoscritto solo dal 53% delle sigle rappresentative“. Un contratto, che a detta di Cgil, Uil e Usb “permette di recuperare appena il 6% di un’inflazione che nel 2022/24 ha raggiunto il 16.5%. Nei settori privati gli aumenti sono molto più consistenti rispetto a quello previsto per le Funzioni Centrali. Nella nostra Regione il Contratto collettivo regionale del Comparto Unico, ha avuto un aumento medio del 12,5! Con questo contratto dovevamo adeguare i salari al costo della vita, reperire risorse e sbloccare la contrattazione decentrata e per la valorizzazione professionale”.

E’ possibile votare fino alle 16 di sabato 21 sulla piattaforma votofc.org

2 risposte

  1. E’ un referendum (così lo definisce lo Statuto dei lavoratori con richiamo ai CCNL) consultivo, certo non vincolante ma molto importante: mai delegare in toto i propri diritti e tutele ai sindacati, sempre vigilare. Nel caso in questione è stata approvata una preintesa vergognosa, peggiorativa su salari, progressioni e molto altro, senza considerare che in altri comparti sono state strappate condizioni migliori: 435€ per bancari, 230€ per poste, ecc. E agli statali vogliono dare 75 € netti dopo 3 anni di inflazione quasi al 17 % ?!? I lavoratori li paghi altrimenti ci saranno 10,100,1000 scioperi finché non otterremo giustizia. Gli anelli al naso non li abbiamo e sappiamo fare di conto. Obbediscono ai diktat di America ed Europa trovando subito milioni per le guerre e il loro pensiero è aumentare gli stipendi dei ministri… A tirare la corda, può purtroppo spezzarsi.

  2. E’ una consultazione, non un referendum.
    Un referendum incide sulle norme: un referendum propositivo (propone una legge o un articolo di legge); uno abrogativo elimina una legge o un articolo di essa.
    Questa è una consultazione ad uso e consumo di cgil, uil e usb.
    Da notare che l’alleato storico di sempre di cgil e uil, e cioè la cisl, non partecipa a questa consultazione, come anche non partecipa alla serie di scioperi che settimanalmente cercano di bloccare la vita degli italiani.

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