Disabilità: QR Code e inclusività, il progetto Sensi+ vuole superare le barriere (non solo) architettoniche

Torna il progetto Sensi che, rispetto allo scorso anno, diventa Sensi+. Promuove un approccio differente al tema delle barriere che ostacolano la partecipazione delle persone con disabilità, mirando ad accrescerne l’autonomia nella mobilità, l’accesso ai servizi e nel tempo libero grazie alla tecnologia.
Il progetto Sensi+ - Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta
Società

L’obiettivo è uno: ridurre le diseguaglianze. Lavorare sulle differenze o, per dirla meglio ancora, includere. E farlo in diversi ambiti, superando le disabilità: nella sanità, nel lavoro, nei trasporti, nel turismo, nello sport, nel commercio, nella scuola e nel mondo della cultura.

Lanciato nel 2024, torna il progetto Sensi che, rispetto allo scorso anno, diventa Sensi+. Non un dettaglio da poco, come spiega il presidente del Consiglio regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti Luigi Giunta: “Il primo progetto, realizzato nell’arco di pochi mesi, aveva come obiettivo le disabilità sensoriali – ha detto –. Avevamo dimenticato, ma solo per mancanza di risorse, tante altre. Ora possiamo coprire i diversi ambiti della disabilità, quella visiva e uditiva già con il primo progetto, ora rendendo accessibili tutti i contenuti ampliandoli con nuove modalità di comunicazione”.

Al centro la tecnologia, utilizzata per abbattere le barriere architettoniche. “L’obiettivo è quello di utilizzare la tecnologia per facilitare la partecipazione – ha detto invece Simone Agrestini, presidente della cooperativa sociale C’era l’Acca –. Per questo, abbiamo identificato lapp NaViLens, un’idea che nasce in Spagna e prende il via dall’utilizzo dei codici QR”.

Codici che, però, “hanno un limite – aggiunge Agrestini –, perché devono essere scansionati da vicino. Invece, i codici su cui ha lavorato questa start up permettono di essere agganciati da distante perché sono colorati. Serve solo un cellulare, che tutti abbiamo sempre dietro, e due app da scaricare: NaViLens e NaViLens GO”.

Come funzionano è presto detto: “Le app indicano la posizione del codice, a cosa si riferisce, a che distanza ci si trova e le caratteristiche di ciò su cui è stato piazzato. È così possibile ottenere sul cellulare una descrizione, che si può anche ascoltare, e una serie di informazioni, anche su come muoversi nell’ambiente circostante. Non solo, perché i testi che legge l’app vengono automaticamente tradotti in 37 lingue, un ulteriore elemento che favorisce un’inclusione sempre più ampia”.

Dai luoghi pubblici e di cultura, il sistema può ampliarsi a quello dei trasporti. “Spero riusciremo a far partire il progetto anche sui trasporti, dove sarà possibile capire come raggiungere le fermate, avere informazioni sulle linee che passano e sui i tempi di attesa. E, chiaramente, sono informazioni che vanno al di là delle disabilità ma che possono interessare tutti”.

Le parole delle istituzioni

La presentazione del progetto Sensi+
La presentazione del progetto Sensi+

“Palla” raccolta da Luigi Bertschy, assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile: “Stimolare l’Amministrazione con progetti come questo è il modo migliore per provare a fare passi in avanti – ha detto –. Riguardo i trasporti, è il momento giusto per sperimentare. L’innovazione può dare un grande contributo. È il momento giusto perché stiamo lavorando all’appalto per il trasporto legato alle disabilità e a quello del trasporto pubblico locale, per far sì che le piccole grandi barriere che esistono ancora siano superate con una buona organizzazione. E siamo a disponibili a inserire anche questa modalità nel nuovo capitolato”.

Questione che si riverbera anche nel lato del turismo e del commercio: “Possiamo aderire sin da subito al progetto, implementando i cinque totem messi nelle stazioni dove abbiamo adottato Lo Sci per tutti assieme al Coordinamento disabilità Valle d’Aosta – ha spiegato invece l’assessore al Turismo, sport e commercio Giulio Grosjacques –. Abbiamo anche la possiblità di inserire anche Adava. Credo possa essere un arricchimento per permettere a tutti di fruire delle straordinarie bellezze della nostra regione, abbattendo le barriere che si frappongono nella vita quotidiana. E questo non potrà che fare bene anche all’offerta turistica, commerciale e sportiva permettendo a tutti di partecipare agli eventi invernali ed estivi dell’Amministrazione regionale. Siamo disponibili a rendere questo QR Code fruibile in tutte le attività che ci competono”.

“Credo che la Valle sia una delle regioni che pone maggiore attenzione alla disabilità – ha detto invece l’assessore ai Beni e alle Attività culturali e Sistema educativo Jean-Pierre Guichardaz –. E questo si vede anche nelle scuole, grazie agli operatori e agli insegnanti di sostegno. È un sistema molto inclusivo che vede in questo progetto, anche in collaborazione con la Soprintendenza, la volontà di coinvolgere sempre di più le scuole”.

“È un progetto che si occupa di superare le barriere che le persone con disabilità sensoriale e cognitiva incontrano in una serie di luoghi – ha detto invece l’assessore alla Sanità Carlo Marzi –. Ad oggi, in collaborazione con l’Usl e i vari assessorati, la disabilità è diventata materia trasversale e ci si occupa, ognuno nel proprio settore, di superare le barriere fisiche. La normativa nazionale pone la persona ancora più al centro, ed il superamento delle barriere va proprio in questa direzione. Ed ora, attraverso un QR Code e una app sarà possibile sviluppare i contenuti di riferimento a 360 gradi”.

Discorso che interessa anche gli enti locali: “Vediamo questo progetto come uno stimolo per le realtà locali, dove a volte ragioniamo delle barriere architettoniche in chiave fisica, senza considerare tutto il mondo della disabilità nel suo insieme – ha aggiunto il presidente Celva Alex Micheletto –. Sensi+ è un progetto in cui crediamo e che ci vede coinvolti. L’auspicio è che tutti gli enti locali della Valle d’Aosta concepiscano di affrontare questa tematica attraverso azioni concrete che, nel progetto, si riferiscono ad una tecnologia inclusiva. E credo che l’inclusione significhi essere vicino ai cittadini, che non può che essere la missione di ogni amministrazione pubblica. Non ci resta, da parte nostra, che risponderepresente’”.

Il progetto Sensi+ è realizzato in co-progettazione tra il Dipartimento Politiche Sociali dell’Assessorato regionale della Sanità, Salute e Politiche sociali e alcune associazioni impegnate sul territorio valdostano come lUnione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti in qualità di capofila, lEnte Nazionale Sordi e il CoDiVdA (Coordinamento Disabilità Valle dAosta), in collaborazione con gli Assessorati allo Sviluppo economico, Formazione e Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile, Turismo, Sport e Commercio e ai Beni e attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali.

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