Nasce il PRIS: un servizio 24/7 di pronto intervento sociale

Su tutta la regione è stato attivato in via sperimentale il PRIS, un servizio attivo h24 che coordina gli interventi sociali e sanitari su tutto il territorio valdostano.
Conferenza stampa di presentazione PRIS
Società

In Valle d’Aosta nasce un nuovo servizio di Pronto intervento sociale, il PRIS. Si tratta di un nuovo strumento che sistematizza la comunicazione all’interno della rete di intervento e supporto socio-sanitario sul territorio e fornisce un servizio 24/7 di risposta alle emergenze. Il PRIS, presentato questa mattina – venerdì 11 luglio – durante una conferenza stampa, non riceve chiamate dai cittadini, ma dalle forze dell’ordine o dagli enti che intervengono sul campo. Per la sua attivazione è stato predisposto e sottoscritto un protocollo d’intesa della durata di un anno, firmato dagli enti coinvolti nella segnalazione dei casi: Dipartimenti Politiche sociali della Regione autonoma Valle d’Aosta, Questura di Aosta, Gruppo Carabinieri di Aosta, Azienda Usl della Valle d’Aosta, Dipartimento Protezione civile e Vigili del Fuoco e Comune di Aosta.

“Con la sinergia tra la Regione, il territorio, le Forze dell’Ordine e tutti gli enti coinvolti – spiega l’assessore regionale alla Sanità Carlo Marzi – rafforziamo l’integrazione dei servizi sociali con i servizi sanitari che abbiamo già realizzato con i Punti Unici di Accesso, i PUA che al momento sono otto in tutta la Regione. Con il Pronto intervento sociale potenziamo la rete di presa in carico e di inclusione sul territorio che oggi esistono alle situazioni di emergenza, nelle quali è necessario dare un aiuto immediato alle persone in condizioni di difficoltà. Nessuno deve sentirsi solo”.

Durante il primo anno di sperimentazione il servizio comprende, tra gli enti segnalanti, solo un comune: quello di Aosta, ma l’obiettivo è di comprendere tutti i comuni all’interno della rete del PRIS nell’arco di un anno dall’inizio del progetto. Nonostante questo il PRIS riceverà le segnalazioni da tutto il territorio regionale.

Il maggiore Gianluca Carpinone, comandante della compagnia dei Carabinieri di Aosta, ha sottolineato come l’attivazione del PRIS rappresenti un supporto concreto per le Forze dell’Ordine, che si trovano quotidianamente a fronteggiare situazioni di fragilità e disagio sociale. “Le emergenze non hanno orari e capita spesso che si presentino nei fine settimana o durante la notte. Disporre di un numero unico per il servizio è per noi una facilitazione operativa molto apprezzata soprattutto per quei casi in cui c’è bisogno di un tempestivo intervento di supporto sociale o sanitario. Un esempio concreto sono i casi di violenza domestica in cui c’è bisogno di un intervento tempestivo e strutturato”.

Come funziona il Pronto intervento sociale?

Il servizio, attivo tutti i giorni compresi i fine settimana, sarà gestito dagli operatori delle cooperative sociali parte della coprogettazione PUA – ovvero L’Esprit à l’Envers, La sorgente, La libellula, Noi&GliAltri ed Enaip –. Ci saranno sempre due operatori pronti a rispondere alle segnalazioni: un assistente sociale e un educatore pronto ad intervenire in caso di bisogno. Al termine della sperimentazione il PRIS verrà integrato con l’attivazione del numero europeo armonizzato 116117, servizio gratuito per le cure non urgenti.

“Non c’è un orario per le emergenze noi in Comune conosciamo bene la difficoltà di aiutare le persone sole e fragili, dato che ci occupiamo direttamente della progettazione anziani – spiega Clotilde Forcellati, assessora alle Politiche sociali del Comune di Aosta -. Il numero del servizio è per noi una facilitazione operativa che gradiamo molto, rappresenta per noi l’anello di congiunzione tra i vari soggetti nel gestire le emergenze con le risorse più adatte”.

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