Problemi nazionali noti, ma anche questioni tutte valdostane da mettere sul tavolo. Questioni per cui i sindacati locali chiedono ora un confronto “per ricercarne le soluzioni”. Soprattutto per quello che riguarda la grande distribuzione organizzata.
A partire dalla Lidl di Saint-Christophe – dove i dipendenti hanno già scioperato in primavera e in estate –, per cui è previsto un incontro il prossimo 19 settembre. Incontro tra le parti – si legge in una nota della UilTucs – “per definire alcune questioni trattate di recente, ma ancora irrisolte, relative all’organizzazione del lavoro, agli organici insufficienti, alle turnazioni, ma soprattutto alla sicurezza sul lavoro”.
Confronto che avverrà, comunque, “mentre vi è in corso da diversi mesi la trattativa per il contratto Integrativo, supportato da diversi scioperi dei lavoratori che, a Saint-Christophe, hanno costretto l’azienda a chiudere la filiale”. Insomma, “si attendono gli sviluppi dopo la pausa estiva per la ripresa del confronto”.
Gros Cidac
Nella sua nota, Uil spiega: “L’iniziativa assunta dalla dirigenza di impostare una nuova formula di organizzazione del lavoro – si legge – ha creato inquietudine tra le lavoratrici e i lavoratori dimostratasi con una massiccia partecipazione degli stessi all’assemblea organizzata dal sindacato per spiegare la propria posizione sull’argomento e confrontarsi sulle iniziative da intraprendere”.
Insomma, “a prescindere dal malessere provocato con un orario imposto in modo unilaterale, è stato contestato all’azienda la mancata sospensione del nuovo orario di lavoro in presenza di una trattativa in corso”. Anche se, allo stesso tempo, “è stato recapitato alla Gros Cidac un documento unitario con la sintesi degli argomenti in discussione e le osservazioni sostenute dal sindacato”.
“Inoltre – dice la Uil –, è stato chiesto di affrontare il vaglio di un contratto integrativo aziendale per il quale le organizzazioni sindacali si impegnano a breve di presentare all’azienda, dopo l’approvazione della piattaforma rivendicativa da parte delle lavoratrici e dei lavoratori”.
Vigilanza privata e Carrefour
La vigilanza privata e servizi fiduciari ed il Carrefour “sono due settori che coinvolgono, per motivi diversi, l sindacati nazionali”. Questione ancora calda.
Nel comparto vigilanza “è stata sospesa la trattativa per il contratto integrativo del Piemonte e della Valle d’Aosta, fissando due nuovi incontri, il 17 ed il 24 settembre per discutere l’adeguamento salariale del Contratto collettivo nazionale di lavoro, considerato ancora inadeguato e incostituzionale”. Però, “la promozione di due incontri lascia supporre una conclusione soddisfacente del negoziato in corso”.
Lato Carrefour, “come è noto il Gruppo è stato acquistato da NewPrinces Group, di Reggio Emilia, ma nonostante le sollecitazioni delle organizzazioni sindacali per ricevere le informazioni del caso, ad oggi la nuova azienda è reticente in quanto risponde che, al momento, non è possibile aderire alla richiesta d’incontro perché l’operazione di acquisizione di Carrefour Italia da parte di NewPrinces Spa è sottoposta alle verifiche delle Autorità competenti”.
Se l’incontro resta da fissare, scrive ancora UilTucs, il sindacato “evidenzia le segnalazioni di diversi territori (esclusa Aosta) delle difficoltà di alcuni imprenditori in franchsing a pagare regolarmente le retribuzioni”.