Presentato il rendiconto nivometeorologico dell’inverno 2010 – 2011

Nelle 180 pagine del rendiconto nivometeorologico dell’inverno 2010-2011 sono racchiusi invece i dati relativi alle nevicate e alle valanghe che hanno caratterizzato l’inverno passato. La pubblicazione è diventata un appuntamento fisso da alcuni anni.
Champorcher 1° giugno
Società

Le anomalie che sempre più segnano i cambiamenti climatici lasciano traccia di sé e per i tecnici, gli amministratori e i professionisti della montagna tutte queste informazioni costituiscono un riferimento essenziale nell’operato quotidiano sul territorio. L’inverno passato, 2010 -2011, ha segnato alcuni dati senza precedenti tra i quali la nevicata anomala del primo giugno, quando a Morgex in 24 ore la temperatura si abbassò di oltre 25 gradi e la neve cadde fino a 700 metri di quota, oppure lo sbalzo di temperature tra il 7 e il 10 aprile, nella centralina di rilevazione di Saint-Christophe, si registrarono massime di 31 gradi e la minime di 17, un evento senza precedenti dal 1974.

Altro dato che segna come il clima stia cambiando arriva direttamente dai ghiacciai. Le rilevazioni della Fondazione Montagna Sicura, registrano ormai continuamente una forte contrazione, come testimoniano le misure dei bilanci di massa negativi e il progressivo arretramento delle fronti. Mediamente in valle i ghiacciai arretrano di 15 metri all’anno e nel 2011 la riduzione del loro spessore a 2.800 metri di quota è stata di circa 3,46 metri. Dato significativo è anche quello dei 23.000 metri cubi di ghiaccio crollato da maggio a luglio dal seracco delle Grandes Jorasses.

Numeri che lasciano il segno e che sono stati resi noti nel corso della conferenza dal titolo “Acqua, neve, ghiaccio: conoscere i dati per difendere il territorio”, organizzata dall’Assessorato regionale delle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica, per rendere al pubblico una sintesi meteorologica dell‘inverno 2010-2011 e alcune anticipazioni sul rendiconto idrometeorologico 2011, il rendiconto nivo-meteorologico relativo all’inverno 2010-2011 e l’evoluzione dell’ambiente glaciale valdostano nel 2011 e fenomeni conseguenti.

Dal punto di vista valanghivo l’inverno scorso è stato intenso soprattutto a causa delle temperature alte che spesso hanno toccato i 20°. Ne è risultato un elevato livello di pericolo di grado 3 e 4 nel mese di dicembre. Poi la stagione ha segnato uno stand by con fasi asciutte dal punto di vista delle precisazioni nei mesi di gennaio e febbraio. Il trend è cambiato nuovamente a marzo dove si è assistito a precipitazioni nevose con un grado di pericolo valanghe che ha raggiunto livello 4 forte.

“Questo è un lavoro che si sta facendo da alcuni anni – ha evidenziato Marco Viérin – Assessore regionale opere pubbliche, difesa del suolo – che fornisce dati importanti per vive la montagna per cercare di prevenire situazioni di pericolo in maniera più sicura, ricordando comunque che il rischio zero non esiste. Tuttavia se si conosce meglio la montagna e le sue caratteristiche si rischia di meno. Quindi il nostro obiettivo è dare maggiore consapevolezza a tutti, a partire da chi deve lavorare sulla base di questi dati”.

Nell’incontro è stata presentata l’anticipazione del Rendiconto idro-meteorologico: pioggia, temperatura, neve e dissesti, che si propone di anno in anno di fornire al pubblico i dati raccolti dalla complessa e articolata rete meteorologica regionale. Il rendiconto presenta l’andamento delle principali grandezze meteorologiche dell’anno, proponendo anche semplici statistiche che permettono di confrontare i valori registrati durante l’anno con quelli misurati nel passato. Fornisce, inoltre, un quadro sintetico dei principali eventi meteorologici occorsi e dei dissesti registrati.

Nelle 180 pagine del rendiconto nivometeorologico dell’inverno 2010-2011 sono racchiusi invece i dati relativi alle nevicate e alle valanghe che hanno caratterizzato l’inverno passato. La pubblicazione è diventata un appuntamento fisso da alcuni anni. Quanto accaduto, i pericoli passati, le caratteristiche dell’inverno precedente sono tutte informazioni utili per vivere consapevolmente la nuova stagione.

 

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte