Rebus Primo Levi

Giovedì 1° febbraio, presso la Biblioteca regionale Bruno Salvadori di Aosta Paola Valabrega, autrice di Rebus Primo Levi, dialogherà con Paolo Momigliano Levi, già direttore dell'Istituto storico della resistenza e della società contemporanea della Valle d'Aosta.
rebus primo levi

Giovedì 1° febbraio, presso la Biblioteca regionale Bruno Salvadori di Aosta Paola Valabrega, autrice di Rebus Primo Levi, dialogherà con Paolo Momigliano Levi, già direttore dell’Istituto storico della resistenza e della società contemporanea della Valle d’Aosta.

“Pochi sanno che Primo Levi, oltre che autore di Se questo è un uomo, è stato un enigmista. Amava ingegnarsi con i giochi linguistici. Un giorno inviò a un grande specialista come Giampaolo Dossena un rebus disegnato su uno dei primi computer Macintosh. G elìde M anitra scura TE. Ne risulta una frase: Gelide mani trascurate.” ricorda una nota. “Proprio alla predilezione per le mani nella descrizione dei suoi personaggi e alle conseguenze esistenziali che da questa scelta derivano è dedicato uno dei saggi qui raccolti. La metafora del rebus serve a definire una strategia per interpretare l’opera di Levi che si presenta più complessa di quanto possa apparire. Questi saggi tentano di ricostruire alcuni aspetti del suo pensiero, di andare al di là della prima superficiale lettura”.

Il volume di Valabrega comprende articoli che coprono un periodo che va dal 1981, anno di un’intervista che lo scrittore ha rilasciato all’autrice, al 2023. L’intervista metteva in luce tematiche in seguito esplorate: la presenza dell’esilio e di quei temi cari all’ebraismo orientale distrutto dai nazisti; la concezione del Tempo che, partendo dalle teorie di Einstein, approda alla definizione del tempo soggettivo; la forte influenza, a volte inconsapevole, degli studi classici quale garanzia di autorità. L’analisi del racconto Carbonio rivela la sua aspira- zione a superare l’aridità della vita: la scienza, espressione dell’anima razionale, si coniuga qui con un illusorio sogno di immorta- lità. L’ultimo saggio va alla ricerca di quegli indizi sparsi e rinnovati nei suoi libri con riferimenti sempre più intensi fino ai Sommersi e salvati al fine di ricostruire l’ossessione del superstite, l’ansia di capire come la sua salvazione abbia potuto avvenire a scapito di altri. Il libro si propone di ricomporre in un disegno organico una trama di pensieri ai quali lo stesso scrittore non ha saputo dare una forma compiuta, come un rebus irrisolto.

Giornata Memoria e Giorno Ricordo, gli appuntamenti in Valle d’Aosta

Prenderà il via questo venerdì 19 gennaio il programma di iniziative, approvato dal Governo regionale e realizzato con la collaborazione dell’Istituto Storico della Resistenza e di altri enti culturali valdostani, per approfondire, diffondere e mantenere la Memoria dei fatti che hanno caratterizzato la storia contemporanea italiana e valdostana, con particolare riferimento alla Resistenza e alla Liberazione, alla deportazione e allo sterminio nei campi di concentramento nazisti a alla vicenda del confine orientale italiano.

Venerdì alle ore 17.30 la biblioteca Regionale “Bruno Salvadori” di Aosta ospiterà lo storico Alberto Cavaglion, che presenterà il suo libro “Decontaminare la Memoria“. Cavaglion è studioso di ebraismo e docente presso l’Università di Firenze. Tra le numerose attività e pubblicazioni, ha curato le edizioni commentate di Se questo è un uomo di Primo Levi (Torino, Einaudi, 2000; n. ed 2012), l’edizione italiana de Dizionario dell’olocausto (Torino, Einaudi 2004).

Giovedì 25 gennaio 2024, alle ore 17.30 alla Biblioteca regionale “Bruno Salvadori” di Aosta, lo scrittore Matteo Corradini terrà la conferenza “Luci sulla Shoah“, in dialogo con il Presidente della Fondazione Emile Chanoux, Marco Gheller. Sempre giovedì 25, alle 17.45, il Salone Ducale dell’Hotel de Ville di Aosta ospiterà la conferenza “Silenzio, confino e manicomio: persecuzione LGBT nell’Italia fascista“, tenuta da Alessio Ponzio, professore di Storia contemporanea dell’Università degli Studi di Torino dove insegna Storia dell’omosessualità nel Corso di laurea in DAMS. L’evento, realizzato in collaborazione con Arcigay Valle d’Aosta Queer Vda, è moderato dal presidente dell’associazione Giulio Gasperini.

Venerdì 26 gennaio 2024, alle ore 8.30, al Teatro de la Ville di Aosta, nella ricorrenza della Giornata della Memoria, si svolgerà il classico incontro dedicato alle scuole superiori di secondo grado che quest’anno proporrà, a partire dal film “The Eichmann Show – Il processo del secolo“, una riflessione sulla memoria collettiva dell’Olocausto guidata dagli interventi di Claudio Vercelli, storico contemporaneista e Marzia Ponso, docente presso l’Università di Torino, Dipartimento di Culture, Politica e Società. Allo Splendor poi si terrà lo spettacolo teatrale, in lingua francese, “Ce que vit le rhinocéros lorsqu’il regarda de l’autre côté de la clôture” di Jens Raschke dalla traduzione di Antoine Palévody. L’evento è rivolto agli alunni e le alunne delle scuole secondarie di primo e secondo grado.

Sempre venerdì 26 gennaio 2024, alle ore 17.00, nella sala Maria Ida Viglino di Palazzo regionale si terrà la consegna delle medaglie commemorative alle famiglie degli ex combattenti e degli ex internati di guerra valdostani da parte del Presidente della Regione Renzo Testolin.
Alle ore 20.30,  invece, nel Salone ducale del Municipio di Aosta il “Trio Klezmer”, composto da Giorgio Dellarole alla fisarmonica, Antonio Sacco al violino e Massimiliano Limonetti al clarinetto, accompagnerà lo spettacolo “Il sabato è finito” che unisce a brani musicali, la lettura di testi ebraici del Novecento europeo a cura di Paolo Zavattaro della Compagnia La casa della luna azzurra di Casale Monferrato, con un’introduzione storica di Simona Dagostino, rappresentante del Consiglio direttivo dell’Istituto storico della Resistenza. Per participare allo spettacolo, gratuito, è necessario prenotare tramite e-mail all’indirizzo gabinetto@comune.aosta.it .

Sabato 27 gennaio 2024, alle ore 10, presso la Biblioteca comunale Ida Desandré di Aosta, il Coro dell’Istituto Scolastico San Francesco di Aosta, guidato dalla professoressa Agnese Di Trani presenterà lo spettacolo corale Brundibar; la professoressa Liliana Balestra, referente per le iniziative di carattere musicale per la Biblioteca regionale di Aosta, presenterà lo spettacolo inquadrandolo nel contesto specifico della vita nel campo di concentramento di Theresienstadt, dove l’opera per bambini scritta dal compositore ceco ebreo Hans Krása su libretto di Adolf Hoffmeister, fu rappresentata per la prima volta.

Sempre il 27 gennaio, la Biblioteca di Courmayeur organizza lo spettacolo “La Notte” di Elie Wiesel, a cura di Luisa Trevisi. L’appuntamento è previsto alle 21 e, visti i posti limitati, è consigliata la prenotazione. La lettura teatrale, in parole e musica, è tratta dal testo autobiografico di Wiesel, nel quale l’autore racconta le sue esperienze di giovane ebreo ortodosso deportato con la famiglia nei campi di concentramento di Auschwitz e Buchenwald. Un libro che racconta come si può, legalmente, discriminare prima, ed eliminare poi, milioni di persone. La lettura scenica, in parole e musica, vede protagonisti l’attore Giovanni Betto ed il musicista Carlo Colombo.

Lunedì 29 gennaio, alle 18, il salone della Biblioteca comunale “Ida Désandré” ospiterà la proiezione del docufilm “Tutti i nostri no. L’eredità degli internati militari italiani“. Il film racconta l’esperienza dei soldati valdostani che nel 1943 rifiutarono l’adesione alla Repubblica sociale italiana. L’appuntamento è curato dalla sezione valdostana dell’Associazione nazionale ex internati (Anei).

Giovedì 8 febbraio 2024, alle ore 18, per quanto riguarda la vicenda del confine orientale e dell’esodo giuliano-dalmata, la Biblioteca regionale Bruno Salvadori di Aosta ospiterà lo storico Enrico Miletto che presenterà il suo libro Le due Marie. Vite sulla frontiera orientale d’Italia in dialogo con la scrittrice Maria Pia Simonetti;

Sabato 10 febbraio 2024, in occasione del Giorno del Ricordo, avverrà l’intitolazione dei giardini pubblici di viale XXVI febbraio ad Aosta a Salvatore Radizza, in memoria dei Martiri delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.

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