Per celebrare il Giorno del Ricordo – istituito nel 2004 per conservare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel dopoguerra e della complessa vicenda del confine orientale – l’Assessorato dei Beni e Attività culturali ha organizzato, per venerdì 14 febbraio alle 18, nella sala conferenze della Biblioteca regionale “Bruno Salvadori” di Aosta, la conferenza “Le foibe nel cantiere della memoria”. Qui, lo storico Filippo Focardi dialogherà con Marco Gheller, presidente della Fondation Émile Chanoux.
L’introduzione della commemorazione ha rappresentato un passaggio importante nella ridefinizione delle coordinate del calendario civile e della memoria pubblica in Italia – spiega una nota della Regione -. Come nel resto dell’Europa, lo spartiacque del 1989, segnato dall’implosione del sistema sovietico e dell’ideologia comunista, ha prodotto anche in Italia dagli anni Novanta in avanti un mutamento significativo nella memoria nazionale. La conferenza vuole delineare la genesi e l’affermazione progressiva della memoria delle foibe e dell’esodo, con particolare attenzione al periodo compreso dagli anni Novanta ad oggi.
Le iniziative del Comune di Aosta
In occasione del “Giorno del Ricordo”, istituito nel 2004 e che il 10 febbraio di ogni anno riporta alla memoria i massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata, l’Amministrazione comunale di Aosta ha organizzato lo spettacolo teatrale Il vento della storia, in programma domenica 9 febbraio alle 18.30 nel Salone ducale del Municipio.
Lo scrittore e blogger Franz Rossi, che ha vissuto 30 anni sul confine orientale, porterà in scena la sua riflessione a partire dalla domanda “Che senso ha celebrare il Giorno del Ricordo se non impariamo nulla dagli eventi passati?”, accompagnato dalle doti artistiche del suo abituale compagno di viaggio, Bobo Pernettaz, e dal giovane musicista Fosco Zambon.
Questa riflessione – si legge in una nota – è un excursus nella storia dell’Istria, terra contesa e punto di contatto tra l’Occidente e l’Oriente. Un viaggio che si conclude con il dramma delle persecuzioni operate dall’esercito di Tito e con l’esodo della popolazione di lingua italiana dalla terra che una volta sentiva come patria.
A Châtillon e Saint-Christophe la presentazione del libro “Capire le foibe”

Martedì 11 febbraio, alle 18 a Châtillon, alla saletta “Paolo Chasseur” del Comune, e poi alle ore 20.45, presso la sala conferenze della biblioteca comunale “Giuseppina Pallais” di Saint-Christophe, in occasione del “Giorno del Ricordo”, sarà presentato l’ultimo lavoro del professor Claudio Vercelli intitolato Capire le foibe. Gli appuntamenti sono organizzati dalla Regione, i due comuni, l’Istituto storico della Resistenza e la Fondation Émile Chanoux.
Il libro cerca di fare chiarezza sulla tanto dibattuta questione delle foibe rivedendo fatti, antefatti e conseguenze sotto la luce della veridicità storica, grazie agli studi dello storico contemporaneista Vercelli. Partendo dai dati storici assodati e da una riflessione critica, il volume descrive le vicende successe tra il 1943 e la seconda metà degli anni Cinquanta per offrire ai lettori diverse chiavi di lettura su una più ampia vicenda che chiama in causa l’identità
italiana.