Il futuro dell’area che a oggi ospita la discarica di Chalamy resta incerto. Il tavolo di lavoro formato da rappresentati regionali e comunali oltre che referenti di Celva e Arpa ha infatti richiesto alle istituzioni più tempo per ulteriori approfondimenti. Il posticipo deliberato ieri, lunedì 13 febbraio, fa slittare nuovamente il progetto di riqualificazione di una buona parte della zona per una successiva destinazione di uso pubblica.
L’idea di convertire una estesa porzione della discarica di località Mure a Issogne prende forma nell’ottobre scorso, spingendo la Giunta regionale a convocare un gruppo di esperti incaricati di sondare possibilità e strategie di azione. Durante i tre mesi di valutazione, in scadenza lo scorso 31 dicembre 2022, la ditta gestrice dell’area è stata legittimata a interrompere le attività di recupero ambientale differenti da monitoraggio, manutenzione di messa in sicurezza.
A seguito di due incontri datati rispettivamente 15 dicembre 2022 e 24 gennaio 2023 è tuttavia emersa l’urgenza per gli esperti di vagliare lo studio di bacino commissionato dal Comune di Champdepraz in merito al torrente Chalamy per poter definire nel dettaglio eventuali vincoli alle nuove realizzazioni.
Il termine ultimo per la presentazione dei risultati di indagine è dunque stato ulteriormente rimandato al prossimo 30 aprile. Qualora l’iniziativa, frutto di una azione congiunta con il Comune di Issogne, non dovesse risultare eseguibile, la ditta gestrice dovrà procedere al pieno recupero ambientale dell’area di discarica.