La cicogna avvistata a Charvensod? Il Cras: è monitorata e sta bene

Molti di coloro che percorrono la strada ove si nota la cicogna, da qualche settimana, si sono allarmati. Il Centro recupero animali selvatici spiega che è già accaduto in passato e che l’animale è seguito.
Foto grosso volatile
Ambiente

Da qualche settimana si sono registrati diversi avvistamenti di una cicogna a Charvensod, tra i prati sopra la strada regionale 20 e la Mafer srl, e fin qui nulla di strano: peccato che la cicogna è un uccello migratorio che d’inverno dovrebbe volare verso climi decisamente più miti. Per questo motivo i frequenti avvistamenti di questo animale hanno messo in allarme gli abitanti della zona e i tanti che ogni giorno percorrono quella strada, che hanno quindi segnalato la sua presenza al Centro recupero animali selvatici – C.R.A.S.

La cicogna è monitorata da quando è arrivata in quel luogo – ovvero da tutto l’autunno – e sta bene, si nutre autonomamente e la vediamo in salute, quindi è normale che non si intervenga”, spiega il Cras. In molti si sono chiesti se fosse normale che l’uccello sia rimasto bloccato in Valle: “È un po’ particolare che si sia fermata qui per l’inverno, ma è già successo con un altro esemplare di cicogna che è rimasta in Valle tutto l’inverno e poi è ripartita. Potrebbe succedere adesso che con la neve possa non trovare più cibo e, per essere pronti a gestire questa cosa al meglio, abbiamo già preso contatto con l’Associazione Centro cicogne Racconigi per eventuali azioni in aiuto all’animale”.

In questi casi avvisare il Cras è la cosa migliore da fare sia per segnalare eventuali situazioni di pericolo per la fauna selvatica, ma soprattutto è importante informarsi, perché spesso è difficile interpretare il comportamento di questi animali selvatici e capire i loro bisogni. “È assolutamente normale – dicono al Centro – che non si sia fatto niente per aiutare l’animale. Per la fauna selvatica la regola è semplice: si interviene il meno possibile, perché gli animali selvatici sanno cavarsela perfettamente in autonomia e per non rischiare di interferire con gli equilibri naturali”.

Chi si accorge e ci segnala animali di queste dimensioni lo fa solo perché sono grandi animali e sono così appariscenti. Il fatto è che è normale che alcuni animali abbiano comportamenti particolari o bisogno di aiuto, – conclude il Cras – ma sono piccoli e non si notano”.

Il consiglio degli esperti è quindi quello di preoccuparsi e fare domande, ma soprattutto non interferire in nessun modo con l’animale selvatico – anche se in difficoltà – per evitare di creare ulteriori danni all’esemplare. Nei casi in cui l’animale risulti essere in difficoltà evidente, è consigliato contattare il Corpo forestale della Valle d’Aosta, per mezzo del numero di emergenza 1515. Per contattare gli uffici e i veterinari del Cras alla mail: u-faunaselvatica@regione.vda.it.

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