Parco del Mont Avic, la Rana Temporaria torna a riprodursi nel Lago Vernouille

La Rana Temporaria è tornata a riprodursi dopo tanti anni nel Lago Vernouille, a Champorcher, nel parco del Mont Avic. Questa notizia dimostra un ripristino ecologico del lago e dell’intero ecosistema, ottenuto grazie alla rimozione di pesci invasivi, promossa dal progetto “Life Resque Alpyr”. “Il recupero è veramente vistoso” dichiarano i portavoce.
Rana temporaria
Ambiente

Sulle rive del lago Vernouille, a Champorcher, in questa primavera si sono viste, con stupore, un sacco di uova” di Rana Temporaria – come testimoniato dal Presidente del Parco Davide Bolognini – “e quindi tanti girini”. Era da una ventina d’anni che non succedeva.

La Rana Temporaria è il vertebrato simbolo del recupero ecologico”: condensa così l’importanza della notizia Rocco Tiberti, referente scientifico del progetto Life Resque Alpyr. Il ritorno di questo anfibio dimostra che l’intero ecosistema sta tornando a una situazione simile a quella originaria, che gli ecosistemi dei laghi ad alta quota godono di un’alta capacità di recuperarsi e che le azioni di rimozione dei pesci, attuate in merito al progetto, sono estremamente vantaggiose.

“Da quest’anno la Rana Temporaria è tornata a riprodursi con un contingente riproduttivo non indifferente: abbiamo contato 20 coppie riproduttive in questo lago” spiega Pietro Ruggeri, un guardaparco del Mont Avic incaricato alla gestione dei social e alla diffusione delle notizie “Dall’anno scorso si è iniziato a rimuovere i pesci introdotti, come le sanguinerole, infatti da quest’anno la loro densità si è drasticamente ridotta, e questo ha permesso alle rane di potersi riprodurre senza che la predazione dei pesci potesse annullare velocemente i loro sforzi riproduttivi”. 

L’unica rana “di alta quota”

Soprannominata “Rana Alpina”, la Temporaria è l’anfibio che raggiunge le quote maggiori all’interno dell’Arco alpino, nonché l’unica rana di alta quota presente nel territorio valdostano. Di conseguenza, questa specie rappresenta inevitabilmente per Tiberti “l’oggetto delle azioni di conservazione che i parchi e le aree protette valdostane e piemontesi mettono in atto per la salvaguardia dei laghi in alta quota”. 

Si tratta di una specie piuttosto diffusa in Europa. La sua metamorfosi dura poche settimane: sverna in acqua come larva, anche in altissime quote, e può vivere a lungo, arrivando anche a una decina d’anni. Ogni anno le rane temporarie si ritrovano negli specchi d’acqua dove sono nate e si riproducono; ogni femmina fa “un bel po’ di uova” e un solo maschio le feconda

“All’interno del parco si riproducono sempre, ma era nel Lago Vernouille in particolare che da quando monitoriamo le ovature di rana, ovvero da almeno quindici/vent’anni, non abbiamo segnalazioni di ovature e pertanto di riproduzione della rana” dice Pietro Ruggeri “Questo perché a partire dagli anni Cinquanta e Sessanta erano stati immessi pesci per la pesca”. Il motivo per cui erano stati immessi questi pesci, ce lo spiega Tiberti.

Uova Rana Temporaria trovate nel lago Vernouille
Uova Rana Temporaria trovate nel lago Vernouille

Perché per tutto questo tempo la Rana Temporaria non si è riprodotta?

I pesci venivano immessi ad alta quota ai fini della pesca ricreativa. E’ negli anni 60, 70, 80 che in Valle d’Aosta inizia a diffondersi la pesca sportiva in quota, di conseguenza in molti laghi sono stati introdotti salmonidi, che però “non in tutti i laghi riescono a sopravvivere” racconta Rocco Tiberti “Il Vernouille è uno di questi. E’ un lago piuttosto piccolo senza immissario, sprovvisto di luoghi dove i salmonidi possono riprodursi, per cui le popolazioni di trote si sono naturalmente estinte. Questo però non ha risolto il problema della presenza dei pesci, perché i pescatori che frequentavano il lago per pescare spesso utilizzavano pesciolini vivi come esche, tra cui le sanguinerole: specie capace di adattarsi a condizioni ambientali estreme, anche in alta quota”.

“Era proprio questo che era successo al Vernouille:” continua il portavoce “i salmonidi sono stati introdotti e pescati per qualche anno, finché le politiche di gestione ittica lo consentivano, dopodiché, una volta vietata la pratica, i salmonidi si sono estinti, ma è sopravvissuta una popolazione di sanguinerole, che una volta che entrano nei laghi provocano non solo l‘estinzione della Rana Temporaria, ma anche di tutto l’ecosistema, alterando le catene trofiche” proprio perché si nutrivano delle larve di insetti e girini. 

Il progetto Life Reque Alpyr a difesa delle specie autoctone del lago

Per debellare le specie di pesci non tipiche della fauna locale, che sono state seminate negli anni in laghi e torrenti, è nato il progetto quinquennale Life Reque Alpyr. “Abbiamo aderito a questo progetto l’anno scorso perché il Mont Avic è un’area protetta e in quanto tale dobbiamo conservare la biodiversità originaria del territorio” dichiara Tiberti. “E’ parte della mission del parco” rincara Ruggeri. “Ci dà la possibilità di controllare meglio la riproduzione delle specie autoctone” aggiunge Davide Bolognini. 

Le sanguinerole sono dannose per la fauna locale perché si nutrono delle uova delle specie autoctone e possono arrivare al cannibalismo se non hanno altre fonti di nutrimento. Queste varietà alloctone non sono ancora state rimosse completamente dal Vernouille come dagli altri laghi del parco, però già solo un anno e mezzo di lavoro ha dato i suoi frutti, visto che le rane sono tornate, e non solo. “Vari invertebrati stanno già ricolonizzando il lago” fa notare Tiberti “Sono tornati i coleotteri acquatici, le libellule…”. Nel giro dei prossimi anni, si augura: “può darsi che potremmo tornare a vedere ancora altre specie”.

Lago Vernouille
Lago Vernouille

Il ritorno delle rane: il “trailer del risultato finale”

“Questa storiella della Rana Temporaria è il trailer del risultato finale” riepiloga Rocco Tiberti. 
“Il ritorno della rana è un buon segnale di ripresa e ripristino del lago” conferma Ruggeri, il guardaparco. Infatti, dai 2000 metri in su circa, i pesci non dovrebbero naturalmente essere presenti nei laghi. 

Il fatto che la rana non si sia più riprodotta “significa che per 20 anni il lago è stato privo di una delle componenti del suo ecosistema” commenta Tiberti. In particolare, questi anfibi sono importanti per l’ecosistema durante il loro stato larvale. “Mentre gli adulti frequentano il lago solo per un breve periodo per riprodursi, i girini rimangono lì per diverse settimane” dettaglia il responsabile “in questo periodo svolgono un’azione di grazing, cioè di pascolo, importante nelle zone litorali perché evita lo sviluppo algale all’interno del lago. La presenza di pesci elimina tutti i pascolatori, tra cui i girini e altri invertebrati, come i tricotteri. Se le Rane Temporarie  scompaiono , scompaiono contestualmente anche altre specie, generando squilibri a livello di ecosistema e alterazioni dello stato trofico dei laghi”. 

Si è osservato un recupero ecologico anche in altri laghi del parco, ma in modo meno evidente. “Nel lago Leita e Balena le coppie di Rana Temporaria stanno sopravvivendo alla stagione estiva: è una cosa che non si era mai vista” illustra Tiberti “Ma parliamo di un numero minore di larve che derivano da uno o due eventi riproduttivi, però si tratta di un segnale che quello delle Rane Temporarie non è un caso isolato ma un pattern che si sta verificando anche negli altri laghi. Comunque, nel Vernouille il recupero è veramente vistoso”.

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