Lunedì 4 marzo entrerà in vigore il nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti del Comune di Aosta.
Le principali novità introdotte assieme alla ditta Quendoz srl – affidataria del servizio di raccolta dei rifiuti e di igiene urbana cittadino – sono l’utilizzo di contenitori di diverso colore, allineati alla normativa europea e, soprattutto, l’applicazione del calcolo della parte variabile della Tarip (la Tassa sui rifiuti puntuale) in base a quanto rifiuto urbano residuo (l’ex rifiuto secco indifferenziato) ciascuna utenza produrrà.
A fine anno – fanno sapere da piazza Chanoux – saranno quantificati gli svuotamenti settimanali o i conferimenti effettuati con la Eco-tessera o l’app “Sigma Aosta”. Operazione che nei piani del Comune consentirà di definire l’effettivo costo annuo della tariffa dei rifiuti urbani residui non riciclabili conferiti.
I nuovi colori dei contenitori
Per quanto riguarda i nuovi contenitori, le colorazioni riviste sono:
- il grigio per il rifiuto urbano residuo;
- il blu per la carta;
- il verde per il vetro;
- il marrone per i rifiuti organici e il giallo per imballaggi in plastica e metalli (l’ex multi-materiale);
- il giallo per imballaggi in plastica e metalli (ex multi-materiale).
Per quanto concerne i conferimenti del rifiuto residuo secco, per le unità abitative fino a dieci utenze domestiche e per le attività economiche i nuovi contenitori sono dotati di un transponder (ricetrasmettitore passivo) associato univocamente. Ogni volta che il contenitore sarà esposto per essere svuotato, verrà registrato dal gestore della raccolta come pieno.
Per quanto riguarda le abitazioni dalle 11 utenze domestiche in su, i nuovi contenitori condominiali saranno apribili solo tramite l’Eco-Tessera o l’app “Sigma Aosta”.
Ad ogni apertura del contenitore del rifiuto urbano residuo equivarrà lo svuotamento di un volume pari a 35 litri, attribuito all’intestatario Tari.
Eco-tessere, app e informazioni
Chi non avesse ancora l’Eco-Tessera – indispensabile anche per accedere e conferire negli eco-centri comunali – può ritirarla nell’Eco-centro di via Caduti del Lavoro previa prenotazione al numero verde 800.778797 oppure compilando il modulo di “Richiesta tessera” sul sito web della ditta Quendoz o ancora inviando una email all’indirizzo direzione@quendoz.it.
L’app “Sigma Aosta”, invece, va scaricata sullo smartphone e attivata con le credenziali contenute sulla comunicazione dell’importo della Tari ricevuta dalle famiglie a inizio autunno (nel “Codice utenza” a pagina 3 e nel “Codice contribuente” a pagina 1).
Chi avesse bisogno di aiuto per l’attivazione della app può rivolgersi gratuitamente anche al servizio di “Facilitatore digitale” dell’Amministrazione comunale – presentato di recente – per questo come per gli altri servizi online dell’Ente.
Per prenotare un appuntamento è possibile chiamare il centralino del Comune al numero 0165 3001 oppure il servizio di prenotazioni online (0165-1875002) o ancora il Numero Verde regionale 800.610061 (progetto Punto Digitale Facile).
Dal 4 marzo sarà anche possibile utilizzare il servizio di prenotazione online sul Portale delle prenotazioni del sito web comunale.
Rifiuti ad Aosta, la nuova Tarip e come cambia il servizio
22 dicembre 2023
A fine agosto l’annuncio, e ormai ci siamo: avviato il nuovo servizio di igiene urbana del Comune di Aosta, è il momento di “toccare con mano” le novità per chi – quindi tutti – dovrà buttare i rifiuti in città.
A cambiare è la raccolta dei rifiuti indifferenziati, che da oggi si chiamano “residuo secco urbano”. I nuovi contenitori per i condomini fino a 11 utenze saranno informatizzati: come i “Ptr” nel centro storico, infatti, potranno essere aperti solo con l’Eco-tessera – che resta la stessa di sempre – o la nuova app di Quendoz. Fino al 3 marzo, però, si potranno aprire semplicemente schiacciando il pulsante sull’interfaccia.
Sui volantini informativi, per i grandi condomini, un numero salta all’occhio: “Sarà attribuito un conferimento pari a 35 litri ad ogni apertura del contenitore del rifiuto urbano residuo tramite Eco-tessera”.
Vale la pena spiegarlo. Non è un “dogma” ma altro: “Il sacchetto della spazzatura che abbiamo sotto il lavello in cucina o sul balcone si va a conferire quando è pieno – spiega l’assessore all’ambiente del Comune Loris Sartore –. Normalmente sono delle dimensioni di circa 35 litri. Quindi, quando è pieno lo vado a conferire”.
Questione che ribadisce Jean-Louis Quendoz, l’Amministratore unico della Ditta Quendoz: “È stata segnata per avere un’unità di misura conforme al contenitore domestico del cittadino. In questo modo abbiamo il ‘mastellino’ da 35 litri per il conferimento dell’indifferenziato che è equivalente al conferimento tramite Eco-tessera all’interno del contenitore condominiale”.
Dalla Tari alla Tarip. Come funziona?
La Tassa sui rifiuti – la cosiddetta Tari – si trasforma in Tarip, la Tassa sui rifiuti puntuale. Cosa cambia?
“Una parte di questa tassa sarà modulata in funzione del numero del numero di conferimenti di residuo secco urbano, quello che una volta chiamavamo indifferenziato – dice Sartore –. Verrà calcolata quindi sul numero di conferimenti che verranno fatti”.
Con una sorta di “premialità” per i cittadini: “Con l’introduzione di questa parte della quota variabile della tassa viene premiato chi fa un minor numero di conferimenti, e quindi che fa per bene la differenziata. Viene premiato chi già lo fa, e incentivato chi ancora non lo fa bene o non lo fa per niente”, prosegue l’assessore.
L’obiettivo? Una differenziata al 75 per cento. Magari 80
Perché tutte queste novità? “L’indifferenziata, al momento, è ancora parecchia – spiega Quendoz –. C’è ancora uno sforzo da fare. Oggi abbiamo una percentuale di raccolta differenziata che è circa del 70 per cento, l’obiettivo è arrivare almeno all’80. Con l’aiuto di tutti i cittadini siamo sicuri che potremo farcela. Monitorare e bloccare soltanto i contenitori dell’indifferenziata ci permette di verificare il corretto comportamento da parte di tutti i cittadini e di invogliarli a differenziare meglio negli altri contenitori che sono a libero accesso”.
Sartore, di suo, è un po’ più cauto. Ma non troppo: “L’obiettivo è quello di migliorare la quantità e la qualità della percentuale di raccolta differenziata. Con queste nuove modalità puntiamo a raggiungere e a superare, auspico, il 75 per cento. Quindi, di andare verso livelli di virtuosità dei comuni la cui differenziata supera l’80 per cento. Non siamo tanto lontani, ce la possiamo fare con il contributo di tutti i cittadini e le cittadine di Aosta”.
6 risposte
Gentilmente, visto che Aosta è stata Capitale dell’Ambiente nel lontano 2009 (come ci ricordano i cestini di fronte a palazzo regionale… poi evidentemente più nulla da allora………………), è possibile dare una pulitina anche alle aree verdi e alle aiuole del centro (quella del Saint-Bénin una tra tutte!), che fanno letteralmente pietà! E no, signori, non sono le cacche dei cani il problema… (che, ricordo, fuori dal loro sacchettino di plastica sono BIODEGRADABILI!!) Al Saint-Bénin c’è una lattina che credo abbia festeggiato almeno un compleanno!! Grazie!
Sono contenta dell’iniziativa e del tentativo di miglioramento.
Faccio solo presente una piccola esigenza a cui nessuno ha pensato: come proprietaria di 2 gatti verso ogni settimana 10 kg di sabbietta nell’indifferenziato.
Occorrerebbe prevedere un piccolo incentivo per i proprietari di animali domestici o almeno la possibilità di avere un bonus.
grazie
Per produrre meno rifiuto indifferenziato esiste la sabbietta compostabile.
Quando cambierete i bidoni in via Artanavaz 35?
In un condominio non avendo il mastella per indifferenziata come faccio a sapere quando ho 35 litri, sempre che le persone fragili o anziani riescano a sollevarli. La sabbia biologica, tofu o altro dei gatti va conferita nell’umido. Grazie
Ma finitela! Rendete sempre più complicata la vita a chi vive in centro… Certo loro che decidono comodo comodi hanno la villa al villair