Il Comune di Aosta revoca tre dei quattro appalti per il verde pubblico per “gravi inadempienze”

Il Comune ha disposto la risoluzione del contratto con la ditta affidataria del servizio per tre lotti, oltre ad una serie di penali salate. Ora si procederà con un affido diretto per gli interventi urgenti, poi un appalto per prepararsi alla primavera.
crollo alberi in via Pollio Salimbeni
Comuni

Gravi inadempienze, mancata esecuzione delle prestazioni previste nel cronoprogramma e di quelle richieste dal direttore dell’esecuzione del contratto attraverso ordini di servizio, non reperibilità dell’impresa. La manutenzione del verde ad Aosta cambia, e lo fa obtorto collo.

Tre determine dirigenziali da piazza Chanoux dispongono, infatti, la risoluzione del contratto con la ditta romana alla quale era stato affidato il servizio di manutenzione ordinaria del verde pubblico di Aosta nel luglio 2021, oltre ad una serie di penali salate.

Tre i lotti complessivi sui quali si concentra la contestazione dell’Amministrazione, ed i relativi servizi previsti nella gara: la manutenzione delle aree verdi, parchi gioco e giardini per quanto riguarda il lotto 1; la manutenzione delle aree verdi e di quello nelle rotatorie per il lotto 2 e la manutenzione delle aree verdi, sentieri e scarpate per il lotto 3.

A spiegare l’origine della risoluzione del contratto è Corrado Cometto, assessore con delega alla Gestione del territorio: “L’impresa che ha avuto l’appaltato in affidamento si è comportata male, ultimamente non rispondeva agli ordini di servizi e non realizzava le prestazioni come avrebbe dovuto fare. La pazienza è finita, e consultati gli avvocati non si poteva che arrivare ad una risoluzione del contratto. E questa non è mai una cosa bella perché viene a mancare il braccio operativo”.

Tra gli interventi non realizzati c’è anche il taglio olmi in via Pollio Salimbeni, dopo la caduta di due alberi a metà luglio: “Dopo l’incidente abbiamo dato l’incarico ad un agronomo che ci ha detto di tagliarli tutti – aggiunge Cometto –. Il fatto è avvenuto perché gli alberi sono esseri viventi, cambiano, ed i problemi alle radici non sono facilmente individuabili. Qui, l’impresa si è proprio rifiutata di fare questa operazione. Si sono rifiutati anche di svuotare gli impianti di irrigazione che in inverno rischiano di gelare”.

La determina dirigenziale scrive nero su bianco che “l’inadempimento ha comportato gravi conseguenze per lo stato del verde pubblico cittadino, in ragione delle conseguenze della omessa manutenzione durante la stagione estiva, che ha determinato uno stato di grave degrado delle aree verdi, dei parchi giochi e dei giardini, anche sotto il profilo della necessaria gestione degli impianti di irrigazione, con conseguente pregiudizio della fruibilità degli stessi e compromissione delle condizioni di decoro e sicurezza degli stessi”.

“Tale situazione – si legge sempre nell’atto – è assurta a maggior gravità in quanto verificatasi durante il periodo estivo, in cui il verde necessita di maggiori e più costanti cure per governare episodi di siccità o di eccessiva ricrescita e rigoglio vegetativo”. Infine, “l’incuria ha determinato un rilevante pregiudizio in quanto intervenuta nel periodo di maggior fruizione delle aree verdi da parte della cittadinanza nonché di maggior afflusso turistico”.

E ora? “Verrà fatto un affidamento diretto ad una ditta per eseguire gli interventi urgenti come il taglio degli olmi, le potature necessarie, un taglio dell’erba che permetta di affrontare l’inverno con una conformazione decorosa delle aiuole, delle rotonde e delle superfici prative – chiude l’Assessore –. Inevitabilmente, qualche disagio ci sarà. Cercheremo poi di disporre un appalto il più in fretta possibile per avere il servizio pronto in primavera”.

Lega: “Totale fallimento delle politiche della maggioranza”

“La notizia della revoca di tre dei quattro appalti sulla gestione del verde pubblico ad Aosta per inadempienza non ci sorprende più di tanto ma dimostra, ancora una volta, il totale fallimento delle politiche intraprese da questa maggioranza in questi anni”.

A scriverlo, in una nota, la Lega Vallée d’Aoste, che spiega come “già all’inizio di questa legislatura a febbraio 2021, di fronte all’evidente disastro delle aree verdi della nostra città, avevamo presentato un’iniziativa sul tema con cui denunciavamo tutte le nostre perplessità e preoccupazioni su un servizio dato in gestione utilizzando il requisito del massimo ribasso. Ma, come sempre, non ci hanno voluto ascoltare“.

“In questi anni abbiamo continuato a denunciare la scarsa o addirittura l’assenza di una manutenzione del verde pubblico ad Aosta, oltre alla bugia elettorale dei 5.000 nuovi alberi, ricevendo sempre le solite risposte: non è vero, la realtà è diversa da quella che descrivete, la situazione sta migliorando – aggiunge il Carroccio -. Affermazioni che non corrispondevano alla realtà, da noi peraltro più volte fotografata, e ieri ne abbiamo avuto la conferma. Ora l’amministrazione comunale sta correndo per rimediare al disastro annunciato. L’ennesimo disastro di questa Giunta che ci fa affermare con sempre maggiore forza che Aosta merita di più”.

6 risposte

  1. La ciclabile in poche parole: attraversamenti pedonali al limite della legalità. Una volta attraversata la strada, per aspettare il ciclista di turno che passa, rischi di essere messo sotto dalle macchine che nel frattempo ripartono. Bottiglia rotta: vetri sul muretto di fronte alla Regione e vetri sulla ciclabile.. I vetri sul muretto della Regione sono ancora lì. Grazie.

  2. Ma appaltare a qualche o piu ditte ( in lotti ) a ditte del posto per avere servizi e reperibilità immediata no ? Troppo difficile o troppo lavoro? Buona serata

  3. … rido. Un applauso a Cometto per la tempestività. Poi passiamo in rassegna anche la pulizia delle strade, va!

  4. Certo che la Giunta Nuti dovrebbe soltanto vergognarsi del proprio operato. Altro che cura e promozione del bello, visto che sono loro stessi a parlare di incuria e di stato di grave degrado. L’unica cosa che hanno saputo portare a termine, la pista ciclabile, è meglio se non l’avessero portata a termine. Quindi lascio a voi il giudizio…

  5. Come volevasi dimostrare. Ma Gianni Nuti, Corrado Cometto e compagnia cantante si sentivano troppo furbi per ascoltare le critiche dell’opposizione in comune. Critiche che adesso scopriamo non fondate, fondatissime!

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