L’11 e 13 settembre riprendono i trattamenti contro la processionaria a Sarre e Saint-Pierre

A renderlo noto è l’Assessorato all’Agricoltura. L’insetticida impiegato non è tossico per l’uomo né per gli animali, ma potrebbe essere leggermente irritante per la pelle e gli occhi. Per questo sarà vietato l’accesso alle zone trattate per 48 ore.
Comuni

Da lunedì 11 e giovedì 13 settembre il personale del Corpo forestale della Valle d’Aosta – in collaborazione con l’Ufficio Servizi fitosanitari del Dipartimento Agricoltura –, procederà a trattare con un insetticida biologico a base di Bacillus thuringiensis subspecie Kurstaki le fasce boscate maggiormente colpite da processionaria del pino nei Comuni di Sarre e Saint-Pierre.

A renderlo noto è l’Assessorato all’Agricoltura. Il trattamento – si legge – sarà effettuato per mezzo di un cantiere semovente con un apposito atomizzatore ad alta gettata che percorrerà le strade adiacenti alle zone di intervento.

L’insetticida impiegato non è tossico per l’uomo né per gli animali e ha – dicono ancora dalla Regione – un bassissimo impatto ambientale, ma potrebbe risultare leggermente irritante per la pelle e moderatamente irritante per gli occhi. Per questo motivo, a scopo precauzionale, sarà vietato l’accesso alle zone trattate per 48 ore. Gli addetti al cantiere provvederanno ad apporre cartelli di avviso in loco.

Per facilitare le operazioni e ridurre i rischi di incidente, le strade interessate potranno essere momentaneamente chiuse per il tempo necessario allo svolgimento dei lavori. Le operazioni inizieranno sempre nel tardo pomeriggio – dopo le 16 – perché il Bacillus thuringiensis si degrada rapidamente alla luce del sole.

“Grazie ai ripetuti trattamenti posti in essere a partire dal 2016 la presenza di questo patogeno è stata fortemente limitata, sia nella sua estensione sia per la quantità di danni provocati – spiega l’assessore Marco Carrel –. Tuttavia, è opportuno proseguire con le azioni di contrasto al fine di evitare eventuali riprese di intensità a danno delle nostre aree boscate”.

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