La proposta del parco Puchoz è a disposizione dei cittadini. Cosa contiene il progetto?

Ora il progetto è a disposizione di chiunque per 45 giorni presentando anche osservazioni per iscritto. Tra nuove piante, bikepark e una piastra "multisport" cambia l'interno delle tribune. Ma serviranno oltre 5 milioni (tutti da trovare).
Il progetto del parco Puchoz
Comuni

Prima la presentazione – e approvato – in seconda commissione, ora i cittadini hanno possibilità di vedere, sebbene ancora solo “su carta”, il progetto del nuovo parco Puchoz di Aosta. Una trasformazione rispetto allo storico stadio per la quale, però, bisogna ancora trovare i soldi. Oltre 5 milioni. Non certo pochi.

Avendo adottato una variante non sostanziale al Piano regolatore generale comunale sull’intervento di riqualificazione dell’area, ora il progetto è a disposizione di chiunque voglia prenderne visione per un periodo di 45 giorni, ovvero fino alle 12 di mercoledì 24 gennaio 2025, all’Ufficio Urbanistica del Comune di Aosta, in piazza Chanoux, e sul sito dell’Ente.

Chiunque potrà quindi presentare, entro il termine previsto, osservazioni per iscritto, su carta libera, in duplice copia alla Segreteria dell’Ufficio Urbanistica che le acquisirà al protocollo speciale, oppure tramite posta elettronica certificata all’indirizzo protocollo@pec.comune.aosta.it.

L’esterno

Il progetto del parco Puchoz
Il progetto del parco Puchoz

I principali interventi sull’area riguardano la realizzazione di una piastra multisport”, ovvero una superficie di gioco circolare con tanto di gradonate – sul lato nord ovest – che raccorderà la quota del parco con l’altezza di via Torino e di via Lucat. A questo si aggiunge la “scarpatasu via Torino, che si raccorderà con il marciapiede. Lì, si legge, è prevista una copertura “in macchia arbustiva” e una parte seminata, con l’installazione di pedane in legno da utilizzare come sedute e “aule all’aperto”.

La pianta del bikepark del Puchoz
La pianta del bikepark del Puchoz

Dal lato dell’area che dà su via Garibaldi, è previsto invece un bike park, progettato come parcheggio seminterrato per biciclette con una copertura in manto erboso. Dalla pianta della struttura, sono previsti un percorso ciclopedonale che la attraversa mentre, nella zona coperta, una serie di portabici in acciaio e delle colonnine di ricarica per le ebike. Nel dettaglio, i parcheggi per le biciclette saranno 100, dieci dei quali dedicati alla sosta e alla ricarica di bici elettriche.

Nell’angolo sud est del parco, invece, sarà realizzata una zona fitness, con l’installazione di un percorso attrezzato e la posa di un pavimento per esercizi a corpo libero.

Il rendering del bike park del Puchoz
Il rendering del bike park del Puchoz

La trasformazione delle tribune

Il quito intervento è quello della “rifunzionalizzazionedelle storiche tribune del fu stadio. Da un lato, il progetto parla del loro “consolidamento strutturale”. Ma non solo. Stando alle planimetrie, davanti alle tribune sarà posato un “pavimento stabilizzato” – che servirà anche da palco per gli eventi –, ma il grande cambiamento sarà tutto interno.

Oltre a due locali tecnici, infatti, spariranno gli spogliatoi per lasciare spazio ad una ciclofficina di 120 metri quadrati nell’ala est, un “museo stadio Puchoz” da 135 metri quadrati ed un infopoint, una zona con gli armadietti e una sala conferenze da 120 metri quadri che, attraverso una parete mobile, porta poi ad una sala polivalente da 90 metri quadrati.

Le tribune del Puchoz
Le tribune del Puchoz

Le demolizioni

Anzitutto, la previsione del progetto è quella della demolizione di muri, muretti e reti perimetrali. A questo si aggiunge lo smantellamento degli attuali campi sportivi (all’angolo nord ovest, dove troverà posto la piastra “multisport”), senza però toccare l’angolo sud ovest, all’ingresso dei campi da tennis.

Nelle tribune la previsione parla della demolizione delle scale laterali, del parapetto in muratura e “di quanto necessario alla realizzazione delle opere edili ed architettoniche previste” per l’interno della struttura. Non solo, perché sarà smantellata anche la cabina Deval e, soprattutto, la demolizione della casa del custode”, sull’angolo sud est dell’area.

Ad essere demolita sarà anche la pavimentazione stradale lungo via Garibaldi, per fare posto ad un tratto di ciclabile e l’adeguamento del marciapiede. A questo si aggiunge la demolizione ed il rifacimento delle gradonate e della rampa all’angolo con piazza Mazzini.

Il verde

I tipi di vegetazione previsti nel progetto del parco Puchoz
I tipi di vegetazione previsti nel progetto del parco Puchoz

Corposa la documentazione per le piante che troveranno posto nel parco, oltre a quelle già esistenti, come cedri e platani. La mappa segnala la piantumazione di alberi di prima, seconda e terza grandezza, e tre tipi di arbusti, di diverse specie, di dimensione medio-bassa, media e medio-alta.

I tipi di vegetazione previsti nel progetto del parco Puchoz
I tipi di vegetazione previsti nel progetto del parco Puchoz

Il progetto individua anche lo schema di irrigazione, con impianti ad aspersione su tutte le aree a tappeto erboso, irrigatori dinamici e statici, ed irrigazione ad ala gocciolanti.

A sud est, in prossimità del parcheggio di piazza Mazzini, troverà spazio una vasca di approvvigionamento idrico – o di accumulo – a servizio dell’area. Da previsione – sotto il “filo” del muretto esistente – la vasca sarà di circa 13×6 metri e profonda circa 4,5 metri. Attorno ci sarà un pozzetto prefabbricato alto 2 metri da usare come camera di manovra e pozzo di backup, e tre tubazioni: una per distribuire l’acqua nell’impianto di irrigazione, uno di carico della vasca che deriverà dal Consorzio Mère des Rives e uno di scarico e restituzione del collettore fognario.

La vasca di accumulo del parco Puchoz
La vasca di accumulo del parco Puchoz

Il parco Puchoz prende forma, ma ora è caccia ai fondi

15 ottobre 2024

Il parco Puchoz ad Aosta
Il parco Puchoz ad Aosta

Il primo mattone per trasformare il Puchoz in un parco cittadino è tolto. La seconda commissione consiliare del Comune di Aosta ha approvato, con l’astensione della minoranza, il progetto di fattibilità tecnico economica. Per vedere l’opera compiuta bisognerà però reperire i fondi, oltre 5 milioni di euro.
“Le risorse non le abbiamo” evidenzia l’Assessore ai lavori pubblici Corrado Cometto. “Occorrerà ricercare finanziamenti anche con l’aiuto dello Stato, della Regione e dell’Europa”.
La soddisfazione è però quello di esser arrivati “ad una prima fase progettuale” per il parco Puchoz. “Era nei nostri piani di governo – ricorda ancora l’Assessore – trasformare  lo stadio in un parco aperto e fruibile da tutti i cittadini, vista la sua collocazione centrale”.

Costruita nel 1936, la struttura già oggi, con la gestione di Plus (Nda ex Cittadella dei Giovani), viene utilizzata come area verde per la pratica sportiva. Negli ultimi anni il comune ha piantato degli alberi per ombreggiare la parte est, ha rimosso la recinzione a ovest ed è stato rifatto l’impianto di irrigazione.
Ora è fruibile ma non è come come noi lo vorremmo” prosegue Cometto.

Il progetto illustrato oggi è suddiviso su più lotti. Il primo, l’unico al momento quantificato sotto il profilo finanziario, andrà a rimuovere quasi tutti i muri per realizzare un parco vero e proprio. L’intervento prevede poi l’allargamento di via Garibaldi con l’eliminazione dell’angolo sud-est della casa del custode, su via Torino l’eliminazione, separazione e creazione di un raccordo verde, scarpato, sistemato a verde per portarsi a livello del campo.

Nella parte nord ovest, in prossimità dello sbocco di via Prés-Fossés è previsto un raccordo della quota della strada di via Torino al campo con una piastra multisport e degli elementi gradinati. Sulla zona a sud che prospetta su piazza Mazzini è stato ipotizzato un intervento di adeguamento sismico e di riqualificazione delle tribune, edificio che aveva dei vincoli da parte della Soprintendenza e che pertanto doveva essere mantenuto.

Le strutture del tennis e dei servizi del centro sportivo saranno demolite per lasciare spazio ad una nuova struttura a sud ovest, per la quale il progetto ipotizza un un partneriato pubblico-privato per la realizzazione anche di un bar/ristoro per i fruitori del parco.

“Il cuore del progetto rimane la creazione di un’area a parco, che riteniamo estremamente importante sia per la dimensione che per le caratteristiche che può avere.” spiega l’architetto Roberto Rosset. “Sarà un’area molto differente dalle altre presenti nella città.” Il progetto prevede poi anche l’eventuale realizzazione di un bike park.

Gli attuali alberi  –  cedri e platani –  saranno mantenuti e valorizzati, mentre quelli recentemente piantumati saranno ricollocati all’interno dell’area. Previsto inoltre l’inserimento di un centinaio di nuovi alberi e arbusti.

3 risposte

  1. Mi scuso con la Redazione. Le osservazioni al progetto vanno fatte con altre modalità, leggo meglio. Grazie.

  2. … e nulla per i cani… neanche una piccola area gestita da educatori cinofili, ecc.. (e non auto-gestita tipo giungla urbana!). Segnalo alla Redazione che “sul sito dell’Ente” si accede al sito del Comune di Aosta, si possono scaricare i documenti del progetto, ma non c’è spazio per le eventuali osservazioni come sopra riportato.

  3. E dopo i parcheggi eliminati su Via Torino per realizzare la pista ciclabile, che poi non è stata fatta, vengono tolti anche i parcheggi su via Lucat… il progetto sembra un po’ troppo complicato, si potrebbe trovare una soluzione più semplice con un budget più accessibile

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