Un alpinista trentino è caduto in un crepaccio sul Castore (nel gruppo del Monte Rosa), alle prime luci dell’alba di oggi, venerdì 9 agosto. Per recuperarlo è intervenuto il Soccorso Alpino Valdostano in elicottero. Una volta estratto dai ghiacci è stato trasportato al Pronto soccorso del “Parini” per gli accertamenti diagnostici, ma le sue condizioni non appaiono gravi.
L’individuazione del crepaccio, a 4mila metri circa, è stata complessa. L’uomo era partito dal rifugio Quintino Sella e procedeva fuori traccia in solitaria, quindi non legato ad altri compagni. Dopo che è precipitato nella voragine di ghiaccio, riuscendo a muoversi ha chiamato lui stesso i soccorsi. Fornire una posizione esatta, però, gli è stato impossibile.
Ha quindi guidato i soccorritori riferendo all’operatore l’intensità con cui avvertiva il rumore del motore dell’elicottero sopra di lui. Una volta sbarcati sul posto, i tecnici hanno quindi cercato in ogni singolo crepaccio, fino ad avere risposta dall’alpinista. Installata l’attrezzatura con argano, il recupero ha avuto luogo: l’uomo era caduto per una ventina di metri nella voragine.
Il Soccorso Alpino Valdostano ritiene “molto imprudente” la condotta tenuta dall’alpinista e torna a sollecitare la massima prudenza in montagna su ghiacciaio e, più in generale, in quota.