Un alpinista di nazionalità francese – Benoît Bordat, 46 anni, di Annemasse – ha perso la vita nella serata di ieri, giovedì 25 aprile, sull’Herbetet (3.778 metri), cima del massiccio del Gran Paradiso. L’allarme è scattato dopo le 19.30, dato dalla moglie che, non riuscendo più a mettersi in contatto con l’uomo, si è rivolta alla Centrale unica del soccorso.
Il corpo dell’alpinista – che era partito da solo da Tignet, in Valsavarenche (dove il Corpo forestale della Valle d’Aosta ha rinvenuto la sua auto parcheggiata, con l’inizio delle operazioni di ricerca) – è stato individuato in un canale, nel quale è caduto, verosimilmente dopo essere scivolato, mentre era in fase di salita verso la punta, con ancora i ramponi indosso.
Lo ha recuperato il Soccorso Alpino Valdostano, intervenuto nella zona in elicottero. Il cadavere della vittima è stato portato in camera mortuaria ad Aosta, dove stamane si è tenuto il riscontro esterno del medico legale, che ha evidenziato i molteplici traumi riportati come causa della morte. Le pratiche di riconoscimento sono affidate al Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Entrèves (Courmayeur).
Nell’ambito degli accertamenti sull’incidente, i militari hanno anche sentito un altro alpinista, che ieri si trovava nella stessa zona per un’escursione. Ha riferito di aver incrociato, mentre era in procinto di salire in vetta, la vittima dell’incidente e di averla incontrata nuovamente durante la discesa. In quel frangente, l’alpinista francese gli è apparso affaticato, ma si era detto determinato a proseguire l’ascensione.