Autista caduto in cava a Verrayes, ci sono due indagati

Si tratta di amministratori della ditta per cui lavorava Ivan Hérin, feritosi gravemente nell’incidente dello scorso 20 marzo. Secondo le indagini, il punto della cava di località Cheran da cui è precipitato il lavoratore era privo di protezioni.
La cava in località Cheran a Verrayes
Cronaca

Ci sono due indagati per lesioni colpose aggravate, in relazione all’incidente in cui lo scorso 20 marzo, cadendo per circa 35 metri, rimase seriamente ferito il lavoratore 40enne Ivan Hérin, di Fénis. Si tratta di due amministratori dell’azienda cui appartiene la cava di marmo verde dorato in località Cheran a Verrayes, la Chapellu Srl, per cui lavorava anche l’infortunato. Mirko Chapellu e Milena Chapellu (assistiti dall’avvocato Claudio Soro) sono stati iscritti nel registro degli indagati a seguito dell’emergere, secondo le investigazioni coordinate dal pm Francesco Pizzato, di violazioni alle norme di sicurezza.

In particolare, i tecnici dello Spresal dell’Usl (intervenuti assieme ai Carabinieri) hanno rilevato che il luogo da cui è precipitato il lavoratore era privo di protezioni o cordoli. Approfondendo l’accaduto, gli inquirenti hanno ricostruito che un provvedimento, risalente all’agosto 2020 ed emanato dopo un sopralluogo all’epoca, prescriveva alla ditta di realizzare barriere, stabilendo anche che dovessero avere un’altezza di 70/80 centimetri circa. Per questo motivo, è stato disposto dalla Procura il sequestro preventivo d’urgenza della cava.

Negli scorsi giorni, il Gip lo ha convalidato, emettendo il relativo decreto preventivo. Nel valutare integrato il “fumus” del reato contestato, il giudice ha ritenuto che la disponibilità della cava, nelle condizioni in cui si trova ora, possa favorire il ripetersi del reato. La misura applicata potrebbe venire meno qualora l’azienda ottemperasse alle disposizioni impartitele quasi tre anni fa dalla struttura regionale competente in materia di attività estrattive.

Oltre all’assenza di barriere, che rappresenta l’elemento alla base del sequestro, gli inquirenti ritengono siano state commesse, dai datori di lavoro, anche altre violazioni, riguardanti la documentazione prescritta per i luoghi ove si svolgono attività professionali e l’aggiornamento del dipendente. L’indagine non è, al momento, ancora chiusa. A quanto emerso nell’imminenza dell’accaduto, l’incidente aveva avuto dinamica del tutto autonoma.

Herin, dipendente con mansioni di autista, era sul luogo per caricare un camion di materiale. Mentre attendeva di procedere al riempimento del mezzo, si è mosso a piedi lungo il perimetro della cava, ma l’escavatorista non lo ha più visto tornare verso il camion e, affacciandosi sullo strampiombo, lo ha visto al suolo. Le sue condizioni erano apparse da subito serie. Elitrasportato in ospedale, era stato ricoverato inizialmente nel reparto di rianimazione, per un politrauma e un trauma cranico.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e da Googlepolitica sulla riservatezza ETermini di servizio fare domanda a.

The reCAPTCHA verification period has expired. Please reload the page.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte