Cittadini preoccupati per la discarica di Pompiod, martedì un incontro pubblico

Il Comitato Discarica Sicura chiede maggiori controlli e la pubblicazione dei risultati delle analisi. Se ne parlerà martedì 23 alle 20.30 alla Biblioteca di Aymavilles con l’assessore Chatrian.
Immagine di archivio - Discarica di Pompiod
Cronaca

La riapertura della discarica di rifiuti speciali inerti di Pompiod non fa dormire sonni tranquilli ai cittadini di Aymavilles, che vedono arrivare camion ad ogni ora senza riuscire ad ottenere riscontri su quale materiale venga conferito e sulla sua provenienza.

Il Comitato Discarica Sicura ha quindi avviato una raccolta firme, che ha superato quota mille, per chiedere che vengano effettuati maggiori controlli sui rifiuti conferiti – la discarica è gestita dalla ditta Ulisse 2007 srl di Torino – e che vengano fatte da un ente super partes delle analisi sugli impatti che questa ha sull’aria, sulle falde acquifere e sul terreno circostante, caratterizzato da diversi ettari di frutteti e vigneti e da un magazzino di stoccaggio delle fontine. “Non si riescono ad ottenere pubblicamente i risultati delle analisi. Vediamo passare camion con sabbia di diversi colori, vorremmo solo che la popolazione venga tranquillizzata perché c’è molta preoccupazione”, spiega Ernesto Pison, presidente del comitato.

Se ne parlerà più dettagliatamente martedì 23 luglio alle 20.30 alla biblioteca di Aymavilles, in un incontro aperto a tutti al quale parteciperanno l’assessore all’ambiente Albert Chatrian, l’amministrazione comunale ed il Comitato Discarica Sicura.

Di recente la discarica era stata al centro di un’interpellanza durante il Consiglio Regionale del 4 luglio, a firma di Chiara Minelli di Rete Civica-Alliance Citoyenne, che aveva poi concluso: “Io credo che la politica dovrà approfondire il tema dei rifiuti e delle discariche in maniera più puntuale, perché questo è un problema politico e non può essere appannaggio dei tecnici. La definizione rifiuti speciali inerti si trova soltanto nella nostra normativa, sarebbe il caso di rivederla. Io volevo conoscere la provenienza dei rifiuti da fuori Valle e non specificatamente quelli provenienti dall’estero che non ho citato. Credo che si debbano aumentare i controlli – e non solo lasciarli ai contenitori e al gestore della discarica – per garantire che i rifiuti siano assolutamente sicuri”.

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