Era una delle ultime reminiscenze della gloriosa stagione del bob ai piedi del Cervinio, a pochi passi dal Lago Blu, ma dalla serata di ieri, venerdì 2 aprile, non esiste più. Un incendio ha distrutto la costruzione nota come “Casa del bob”, a Cervinia (Valtournenche). Le fiamme sono scoppiate nel tardo pomeriggio e i Vigili del fuoco professionisti e volontari ne hanno avuto ragione in serata. Oggi sono ancora sul posto per le operazioni di bonifica.
L’edificio era in condizioni di abbandono da una trentina d’anni. Era sorto negli anni ’60 per dare ospitalità ad atleti e giornalisti che frequentavano l’impianto che ha ospitato, tra l’altro, i campionati mondiali di bob del 1971, 1975 e 1985, oltre a quattro europei (gli ultimi nel 1991, anno della chiusura della pista) e a svariate prove per il titolo italiano. Con la cessazione dell’utilizzo dell’immobile erano terminati anche gli allacciamenti alla corrente elettrica e alla rete idrica.
Anche per questo diventa difficile escludere che le fiamme siano scoppiate per ragioni diverse dall’intervento umano. Se per motivi colposi (avendo dimenticato, magari, acceso un fuoco nelle vicinanze), o di natura dolosa, saranno gli accertamenti a tentare di stabilirlo. I Carabinieri della locale stazione, al riguardo, sono in attesa della relazione tecnica dei Vigili del fuoco.
Di certo c’è che quando le squadre antincendio del comando regionale e dei distaccamenti volontari di Cervinia e Valtournenche sono giunte sul posto, la costruzione era già assolutamente in preda alle fiamme. Per raggiungere il luogo, i Vigili del fuoco hanno dovuto utilizzare i gatti delle nevi, mentre i moduli antincendio sono stati trasportati in quota dall’elicottero dell’heliski. Nella memoria della gente resterà la coltre di fumo nero visibile dal paese, ultimo atto di un sogno iniziato a fine anni ’50 per volontà, tra l’altro, di Luigino Gallia (proprietario del Grand Hotel Cervinia) e del dott. Botta, ex commissario tecnico della nazionale di bob.