Coronavirus, il Commissario Usl Pescarmona: “Sono guarito e operativo”

"Non sono più sintomatico", spiega Pescarmona, che resta in attesa del doppio tampone negativo che ne certifichi la guarigione e aggiunge: "Ce la faremo". Nel frattempo l'Usl decide l'addio alle ricette cartacee per i farmaci.
Angelo Pescarmona
Cronaca

Il primo guarito ufficiale dal Coronavirus – oggi si parla di due guarigioni, in attesa del bollettino dell’Unità di crisi – potrebbe essere il anche il “volto noto” che una settimana fa aveva ufficializzato la sua positività: il Commissario dell’Azienda Usl Angelo Pescarmona.

“Siccome avevo reso pubblico il mio stato di infezione da Covid-19 – spiega lo stesso Pescarmona in una nota –, ora con molto più piacere comunico che già dal pomeriggio dello scorso 19 marzo non sono più sintomatico e quindi, mi considero guarito”.

Il rientro in ufficio dovrà però essere rinviato a fine mese dal momento che il protocollo prevede che il Commissario debba ora attendere i due tamponi negativi consecutivi che, spiega, “potranno essere svolti solo alla fine di questa settimana”.

“Ne consegue che per i prossimi sette giorni resterò in quarantena e lavorerò in smart-working, come d’altronde già avvenuto nella settimana scorsa. Non c’è stato neanche un giorno in cui io non abbia adottato degli atti formali di mia competenza”.

Notizia che spinge Pescarmona a mandare un messaggio alla popolazione: “Colgo l’occasione per fare una considerazione: questa pandemia non lascerà nulla di immutato anche nella società, i rapporti tra le generazioni, tra i generi, le organizzazioni. Nella nostra Azienda cambierà il ruolo dei Medici di famiglia e dei Pediatri di libera scelta, ha già cambiato le prescrizioni farmaceutiche e cambierà l’approccio alle cronicità, all’utilizzo della telemedicina. Sarà una trasformazione rapida che ci porterà a qualcosa di diverso, che potrebbe anche essere migliore. Sarà così se il cambiamento anziché rincorrerlo lo governeremo. Io sono fiducioso e convinto che ‘ce la faremo’”.

Addio alle ricette cartacee

A proposito, l’Usl in una nota certifica l’addio alle ricette cartacee per i farmaci a partire da oggi, lunedì 23 marzo.

L’obiettivo, scrive l’Azienda, è quello di evitare che gli utenti si rechino dal proprio medico di famiglia per farsi prescrivere le medicine.

Il medico potrà quindi inviare il numero della ricetta (NRE, Numero della Ricetta Elettronica) al proprio assistito attraverso modalità diverse: via e-mail, SMS, WhatsApp, a voce via telefono o tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico.

Le modalità

Il Medico di famiglia – si legge nel comunicato – invierà al proprio assistito, in alternativa al promemoria cartaceo, una e-mail contenente la ricetta elettronica e il Numero (NRE) per il ritiro dei farmaci in farmacia. Nella e-mail potrà esserci sia la ricetta completa con il numero NRE, sia un codice a barre (barcode). Non c’è bisogno di stampare la ricetta: l’assistito potrà farla vedere al farmacista dal proprio smartphone o tablet. Il farmacista rileverà il barcode con un apposito lettore oppure inserirà manualmente il numero NRE sul proprio computer.

L’assistito può richiedere al medico l’invio del numero NRE, via SMS. Con questa modalità il farmacista inserirà manualmente i dati indicati nei messaggi.

Via Whattsapp: il medico invierà direttamente all’assistito la fotografia del numero NRE.

L’assistito può in alternativa telefonare al proprio medico, che gli comunicherà a voce il numero della ricetta NRE. A sua volta, l’assistito dirà il numero direttamente al farmacista.

Le ricette elettroniche possono essere inviate dal medico all’assistito mediante il Fascicolo Sanitario Elettronico FSE, per chi lo ha attivato.

In tutti i casi – ricorda l’Usl, è richiesta la tessera sanitaria TEAM che riporta il Codice fiscale dell’assistito.

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