Quasi 1500 controlli in due giorni, 500 mercoledì e 1000 circa giovedì, per verificare il rispetto del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che chiede alla gente di stare nelle proprie case, limitando il più possibile i contatti sociali.
Capita anche questo, quando l’emergenza da combattere si chiama Coronavirus.
A spiegarlo ieri sera, durante la conferenza stampa di aggiornamento della situazione legata alla diffusione del Covid-19 è stato il Presidente della Regione Renzo Testolin: “La preoccupazione per questo fine settimana – ha detto – riguarda soprattutto le valli alterali, quelle più toccate dal turismo delle seconde case. La nostra è un’iniziativa per rispettare la regole alla base della sicurezza collettiva in questo e non fare spostamenti improvvidi, creando situazioni di isolamento funzionali a non divulgare il virus”.
Azioni di controllo che continuano, e continueranno, e che vedono occupate tutte le forze dell’ordine “compresi i forestali, anche quelli del parco nazionale del Gran Paradiso – ha aggiunto il Presidente della Giunta -. Numeri importanti per incentivare l’attenersi alla regola, e per superare il momento di picco epidemico che sta arrivando in Regione”.
Regionali quasi dimezzati
Se i controlli servono a svuotare le vie e le strade, la Regione sta lavorando per ridurre anche il flusso dei suoi dipendenti diretti.
Sempre Testolin, infatti ha spiegato: “Stiamo cercando di mantenere i servizi essenziali e gestire la criticità diminuendo il possibile gli spostamenti, anche dei dipendenti regionali. La loro presenza oggi (ieri, ndr.) è stata del 57%, l’obiettivo è di scendere sotto il 50. Praticamente quasi mille persone non erano presenti sul luogo di lavoro”.