Il corpo senza vita di un’escursionista canadese, di circa 60 anni, è stato rinvenuto nel primo mattino di oggi, martedì 10 settembre, nella zona del Col de la Seigne (2.516 mt, in alta Val Veny). Le ricerche erano scattate nel tardo pomeriggio di ieri. La vittima era in un gruppo con altri quattro connazionali, provenienti dalla Francia e diretti al rifugio Elisabetta, attraverso il valico.
Giunti a destinazione, i compagni della donna, che li precedeva (e l’avevano vista nel pomeriggio l’ultima volta), non l’hanno però trovarla ad attenderli. Attorno alle 17, hanno quindi chiesto aiuto. Le operazioni di ricerca hanno coinvolto i Vigili del fuoco, il Soccorso Alpino Valdostano, il Soccorso Alpino della Guardia di finanza, il Corpo forestale della Valle d’Aosta e le forze dell’ordine. Squadre di soccorritori hanno “battuto” i sentieri via terra ed è stato svolto anche un sorvolo notturno.
Proseguite sino a notte inoltrata senza esito, le ricerche sono state quindi sospese, per riprendere attorno alle 7 di oggi. Il corpo della donna è stato notato durante un ulteriore sorvolo dell’elicottero, con equipaggio misto Sav/Sagf. Dalla posizione del ritrovamento, i soccorritori deducono che la donna possa aver sbagliato itinerario, andando in direzione del col des Chavannes, anziché del rifugio Elisabetta.
Il corpo era a fianco del sentiero, in un tratto pianeggiante, circostanza che induce a non escludere un malore all’origine del decesso. Sarà comunque il riscontro del medico legale, in calendario nel pomeriggio, a fornire più elementi al riguardo. Le operazioni di riconoscimento formale della vittima e gli accertamenti sono affidati al Soccorso Alpino della Guardia di finanza di Entrèves (Courmayeur).