“Credo che sia etico, nell’interesse del Consorzio Cervino Tourism Management e del diretto interessato, che può dimostrare l’estraneità ai fatti, che Federico Maquignaz dia le dimissioni da membro del consiglio direttivo dell’Ente”. La richiesta arriva da Egidio Sertorelli, titolare del Sertorelli Sport Hotel di Cervinia e associato del Consorzio, alla luce dell’inchiesta “Do ut des”, che vede Maquignaz indagato per abuso d’ufficio e violazione delle norme in materia di edilizia e urbanistica per l’episodio del bar ristorante “Rocce Nere” sulle piste di Plan Maison, a Cervinia.
Sertorelli ha inviato una lettera raccomandata a Maquignaz e, per conoscenza, a tutti gli associati del Consorzio: “La richiesta è da parte mia in quanto associato”, ci spiega, “e mi prendo le mie responsabilità. È una richiesta che viene dalla mia coscienza e dal mio modo di agire: una persona che ha un ruolo apicale è giusto, a parere mio, che dia le dimissioni e faccia un passo indietro. Il consorzio è finanziato dal Comune di Valtournenche con tanti sacrifici e noi soci paghiamo delle quote, trovo illogico che Maquignaz, che è indagato, ci rimanga: così mette in difficoltà noi ed il comune”.
Nella lettera Sertorelli, augurandosi che Maquignaz “riesca a dimostrare la propria totale estraneità agli addebiti che [gli] contesta la magistratura”, sottolinea come si tratti di “reati di particolare gravità, tali da ingenerare nella pubblica opinione un clima di crescente sfiducia nelle istituzioni e nei loro amministratori”. Il Comune di Valtournenche ha “deliberato il finanziamento in favore del medesimo Consorzio Cervino dell’importo di € 243.000,00 nell’ambito del progetto 2019/2021 per lo sviluppo turistico del Comprensorio del Cervino”, dando così all’ente “una connotazione pubblicistica”.