Stalla bruciata a Fénis, indagine per incendio doloso

Sul luogo sono stati rinvenuti degli inneschi, dai quali si sarebbero sprigionate le fiamme. La porzione bruciata della stalla dell’azienda “Le Bonheur”, in frazione Chez Croiset, è stata posta sotto sequestro dai Carabinieri.
Stalla Fénis
Cronaca

Incendio doloso. E’ l’ipotesi su cui la Procura della Repubblica aprirà un fascicolo, non appena giungeranno i primi atti dei Carabinieri, relativamente al rogo scoppiato nella serata di ieri a Fénis, nell’agriturismo “Le Bonheur” di frazione Chez Croiset. La porzione della stalla pesantemente danneggiata dalle fiamme è stata posta sotto sequestro dall’Arma. Sul luogo sono stati rinvenuti inneschi, delle scatolette contenenti pellet da cui – in una prima ricostruzione – avrebbero avuto origine le fiamme.

L’incendio è stato domato in serata dai Vigili del fuoco. Non sono state coinvolte persone, né gli animali che si trovavano nella struttura, che sono stati portati in salvo, ma il rogo ha interessato anche parte del fienile. Spente le fiamme, le operazioni di bonifica sono state sospese per consentire le indagini dell’Arma e gli accertamenti tecnici dei Vigili del fuoco, sull’origine dell’incendio.

“La zona era deserta”

“Inutile negare che i danni, pur contenuti, sono stati ingenti poiché le fiamme hanno arso sia il tetto della stalla che il tetto della latteria, oltre che i pannelli fotovoltaici che vi erano installati, rendendo la zona del tutto inagibile e inutilizzabile – commenta Philippe Milleret, noto cantautore valdostano nonché figlio della proprietaria dell’azienda -. Dal momento che gli ultimi clienti avevano lasciato il locale attorno alle otto e venti, circa mezz’ora prima del divampare dell’incendio, ieri sera la zona era deserta e io stesso, occupato a suonare a un concerto, sono arrivato sul posto quando già l’incendio era stato domato”.

incendio Agriturismo Le Bonheur
incendio Agriturismo Le Bonheur

Ad avvisare per primi la famiglia dell’accaduto sono stati i vicini di casa, che, allarmati dal fumo, sono prontamente accorsi per mettere in salvo i cavalli e i conigli ospitati all’interno del maneggio. “Non posso che rivolgere un plauso ai Vigili del fuoco volontari e non, il cui pazzesco e tempestivo intervento lungo quasi sei ore ha permesso di scoperchiare rapidamente il tetto avvolto dalle fiamme, riuscendo a salvare un fienile che, con la sua altezza di quasi quattro metri e la sua costituzione completamente lignea, avrebbe in un attimo portato a bruciare tutta la struttura”, racconta Milleret.

“Ora c’è da rimboccarsi le maniche”

“Ora – aggiunge – non ci resta che rimboccarci le maniche per ricostruire, iniziando dalla pulizia della zona sino al complesso smaltimento dei pannelli solari per arrivare poi all’allestimento di un ricovero autunnale per gli animali che, per qualche tempo, potranno essere alloggiati all’interno della stalla vuota e delle scuderie salvatesi dal disastro”.

“Grazie per la solidarietà”

Tra la serata di ieri e la mattinata di oggi sono stati numerosi i commenti social di dispiacere e solidarietà rivolti dai valdostani alla famiglia de Le Bonheur, oltre a telefonate ed offerte di aiuto dirette di amici e semplici persone desiderose di sincerarsi delle condizioni della struttura e di dare un supporto nella gestione del post emergenza.

“Voglio davvero porgere i miei sentiti ringraziamenti a tutti coloro che ci stanno contattando dimostrandoci il loro affetto e il loro interesse e che, pur non frequentando la nostra attività, hanno teso una mano verso di noi in questa giornata così difficile facendoci sentire meno soli – conclude Milleret -. Mi rincuora pensare che presso un popolo di montagna che abituato ad affrontare di petto le difficoltà, esiste un così forte senso di comunità che porta a fare fronte comune nel momento del bisogno e rende la gente valdostana un autentico modello di altruismo”.

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