Ghiacciaio di Planpincieux, definiti undici nuovi scenari di rischio

Grazie ai risultati tecnici e alle nuove procedure estive di protezione civile, arriva dall'amministrazione comunale e regionale una rassicurazione sulla situazione in Val Ferret rispetto al ghiacciaio di Planpincieux.
conferenza stampa Courmayeur
Cronaca

“Il tratto di strada interessato dal possibile crollo del ghiacciaio di Planpincieux va dai tre ai cinquecento metri, tutto il resto del territorio è sicuro.” Il Sindaco di Courmayeur Roberto Rota ha voluto chiarire, nel corso di una conferenza stampa, la situazione del ghiacciaio che tanto ha fatto discutere l’opinione pubblica. L’anno scorso erano state sollevate delle preoccupazioni rispetto a possibili crolli che avrebbero potuto danneggiare la Val Ferret e i suoi abitanti. “Questo – continua il Sindaco – ha portato danni economici per la Val Ferret e non solo, dato che moti turisti che non conoscevano la reale situazione della Valle hanno cambiato meta.”

Anche il Presidente della Regione Erik Lavevaz ha voluto precisare che la situazione non è così allarmante e che “la montagna ha sempre una componente di rischio ma questa è monitorabile e gestibile.”

Proprio in questa direzione cooperano da tempo il Comune di Courmayeur, la Regione Valle d’Aosta e la Fondazione Montagna Sicura che si occupa di monitorare costantemente sia il seracco del Grandes Jorasses e il ghiacciaio di Planpincieux.

Il monitoraggio e gestione del rischio

Per monitorare in ogni istante i movimenti del ghiacciaio, i tecnici della Fondazione Montagna Sicura spiegano che già nel 2018 è stata installata una webcam robotizzata che a cadenza oraria invia delle immagini elaborate dalla Fondazione Montagna Sicura. Dal 2019 è stato installato un particolare radar interferometrico in grado di misurare i parametri del ghiacciaio in tempo reale e qualsiasi condizione. Infine, l’anno scorso è stata montata un’ulteriore tipologia di radar he permette di rilevare automaticamente i crolli di ghiaccio e gestire un impianto semaforico che all’occorrenza blocca la strada di accesso alla Val Ferret.

Il Comune di Courmayeur da parte sua ha cercato di trovare un giusto equilibrio “tra esigenze del territorio, viabilità, usi abitativi, attività economiche e la necessità di mitigare il rischio in modo da renderlo accettabile.” ha detto il Responsabile della Protezione civile comunale, Alex Glarey.

In particolare, le procedure estive di protezione civile rispetto alla viabilità e l’accesso alla Val Ferret hanno identificato sei scenari principali ai quali si aggiungono altri cinque intermedi. Ogni scenario fa riferimento ad un range di metri cubi di ghiaccio a potenziale crollo e delle relative misure di sicurezza. Inizialmente verrà chiusa la strada Rochefort e sarà proibito l’accesso ad un’area particolarmente a rischio. Con l’aumentare del rischio l’aera interdetta sarà più ampia mentre, una volta superato il terzo scenario verranno chiuse le strade di acceso a Planpincieux e Rochefort, inoltre, alcune zone verranno evacuate. Un’ulteriore misura che si applica dallo scenario quattro in avanti è l’obbligo di coprifuoco in determinate zone. Infine, negli scenari peggiori saranno previste le evacuazioni delle zone interessate, fino ad arrivare alla chiusura di tutti gli accessi stradali alla Val Ferret e all’evacuazione di tutta la zona di Planpincieux e Meyen.

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