Graduatorie per centralinisti e Vigili del fuoco, la Consulta dà ok alla proroga

Depositata oggi la sentenza con cui la Corte costituzionale dichiara infondate le questioni di legittimità sollevate dal Presidente del Consiglio dei ministri. Il presidente Lavevaz: procederemo all’assunzione di 16 Vigili del fuoco.
Cronaca

La Corte costituzionale, con una sentenza depositata oggi, giovedì 22 dicembre, ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità, sollevate dal Presidente del Consiglio dei Ministri, su due commi di un articolo della Legge di stabilità regionale per il triennio 2022/24, approvata dal Consiglio Valle nel dicembre 2021. Entrambe le disposizioni oggetto dell’impugnazione di parte statale riguardavano il prolungamento della durata di graduatorie di concorsi pubblici.

Le norme impugnate

Il primo comma finito nel mirino del Governo prorogava al 31 dicembre 2022 l’elenco dei candidati risultati idonei per l’assunzione di operatori specializzati nel profilo di centralinista dell’emergenza. Il bando di concorso era stato adottato nel 2016 e la graduatoria approvata l’anno successivo. L’altro, invece, consentiva la possibilità di utilizzare, ai fini dell’assunzione nel Corpo valdostano dei Vigili del fuoco, delle graduatorie individuate da una norma regionale del 2016.

La tesi dello Stato

Per l’avvocatura dello Stato, il motivo principale di ricorso riguardava il fatto che la dilazione dei termini operata dai due commi avrebbe potuto pregiudicare l’esigenza di garantire l’“attualità” della professionalità dei candidati, vulnerando così il principio del buon andamento dell’amministrazione regionale, in quanto sarebbe stata differita “a considerevole distanza di tempo dalla loro approvazione” l’efficacia di graduatorie già in precedenza prorogate.

Centralinisti: professionalità ad obsolescenza non rapida

Nel caso dei centralinisti dell’emergenza, i giudici della Consulta osservano che, “benché di entità non trascurabile”, la “durata complessiva assunta da detta graduatoria non è tale” da “pregiudicare la professionalità dei candidati giudicati idonei”. Anche perché “si è in presenza di una posizione lavorativa che non richiede lo svolgimento di mansioni connotate da un’elevata professionalità e che, in quanto tale, sarebbe stata soggetta a rapida obsolescenza”.

La sentenza osserva inoltre che il bando, nel prevedere la possibilità di usare la graduatoria per coprire gli altri posti di centralinista che si sarebbero resi vacanti nel triennio di validità, la subordinava alla frequenza di un corso di formazione e, quindi, al superamento di un esame finale. Condizioni da “ritenersi ancora attuali, perché la norma di proroga censurata non può che essere interpretata nel senso che, richiamando il bando di concorso che l’ha originata, implicitamente ne presupponga il rispetto anche nel caso di perdurante utilizzazione della graduatoria”.

Vigili: considerare la situazione specifica

Sui Vigili del fuoco, la Consulta annota che, attraverso la sequenza normativa che le ha riguardate, “sono state rese ultrattive” dalla Regione “graduatorie risalenti anche a nove anni prima”. Un “lasso di tempo particolarmente significativo”, tale da poter “indubbiamente porsi in potenziale contrasto con i principi affermati dalla giurisprudenza di questa Corte e anche, perlomeno parzialmente, con le scelte statali”.

Tuttavia, “va considerata la specificità della situazione di fatto e normativa, che ha caratterizzato l’ulteriore proroga di un anno disposta dalla norma censurata”. Ai giudici “non appare implausibile quanto affermato dalla Regione (che si era costituita nel giudizio, ndr.), in ordine ‘all’urgente fabbisogno di personale’ – inerente a settori cruciali per la ‘gestione delle criticità del territorio montano regionale’ – ‘aggravatosi in seguito alla sospensione dello svolgimento delle procedure concorsuali e delle assunzioni nel periodo della pandemia da Covid-19”.

Alcuni mezzi dei Vigili del fuoco.

Il corso e gli accertamenti specifici

Inoltre, l’ordinamento regionale prevede che, ai fini dell’assunzione nel Corpo valdostano dei Vigili del fuoco, i vincitori del concorso “frequentino, con esito positivo” uno specifico corso. Per l’ammissione allo stesso sono previsti “specifici accertamenti sanitari”, sia sull’idoneità psicofisica, sia sui requisiti attitudinali. Il corso è organizzato tramite la Scuola regionale antincendi, ovvero “l’istituzione specificamente deputata alla formazione del personale del Corpo”.

Per cui, conclude la sentenza, la durata prorogata della graduatoria “è bilanciata da prescrizioni idonee ad assicurare una efficace valutazione delle perduranti capacità professionali del personale interessato e, quindi, tali da far escludere la dedotta compromissione del principio del buon andamento” dell’amministrazione regionale.

Lavevaz: avanti con 16 assunzioni

La notizia della sentenza è stata accolta con soddisfazione dalla Giunta presieduta da Erik Lavevaz. Durante la conferenza stampa di fine anno, tenutasi nel pomeriggio di oggi, a breve distanza dal deposito verdetto, il Capo dell’Esecutivo ha annunciato che, in forza della decisione della Consulta, verranno avviate le procedure per l’assunzione, attingendo alla graduatoria, di sedici Vigili del fuoco da inserire nell’organico del Corpo regionale.

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