Escursionisti e bikers nelle zone dell’incendio nonostante il divieto

L'invito della Protezione Civile a residenti e turisti "ad astenersi dal frequentare tali zone in quanto potrebbero da una parte ostacolare le attività delle squadre di anti incendio boschivo del Corpo forestale della Valle d'Aosta e dei Vigili del fuoco e dall'altra esporsi a situazioni di pericolo dovute all'operatività in corso e al rischio di nuovi focolai"
Incendio boschivo Aymavilles
Cronaca

Con le operazioni di bonifica in corso dell’incendio, sono stati numerosi oggi gli escursionisti e bikers notati nella parte di territorio di Aymavilles e Villeneuve interessato nei giorni scorsi dall’incendio che ha bruciato 250 ettari di bosco.

Da qui l’invito della Protezione Civile a residenti e turisti “ad astenersi dal frequentare tali zone in quanto potrebbero da una parte ostacolare le attività delle squadre di anti incendio boschivo del Corpo forestale della Valle d’Aosta e dei Vigili del fuoco e dall’altra esporsi a situazioni di pericolo dovute all’operatività in corso e al rischio di nuovi focolai”

Le operazioni di bonifica potrebbero, infatti, estendersi anche verso i sentieri nella zona del Poignon e Prorayé.

Sulla zona peraltro vige un’ordinanza del Sindaco di Villeneuve di divieto di accesso, con relative sanzioni per i trasgressioni.

Dichiarata l’“eccezionale calamità” per l’incendio ad Aymavilles e Villeneuve

E’ stato firmato nel pomeriggio di oggi, venerdì 21 luglio, dal Presidente della Regione Renzo Testolin il decreto di dichiarazione di stato di eccezionale calamità sul territorio dei Comuni di Aymavilles e Villeneuve, interessati dall’incendio divampato nel pomeriggio di mercoledì scorso.

Il provvedimento – fa sapere l’amministrazione regionale – è stato assunto considerate la “straordinarietà e l’intensità dell’evento, nonché la rilevanza dell’intervento posto in essere”.

Prosegue la bonifica dell’incendio

“La pioggia caduta nella mattinata di oggi, seppure di modestissima entità, ha contribuito positivamente alle operazioni, ma ovviamente non ha risolto la situazione: ci vorranno ancora alcune giornate di lavoro anche per evitare che ripartano dei focolai”. Così, nel primo pomeriggio di oggi, venerdì 21 luglio, il capo della Protezione civile regionale, Valerio Segor, a proposito della situazione dell’incendio che, da mercoledì scorso, interessa i comuni di Aymavilles e Villeneuve.

Proseguono le operazioni di bonifica e sul posto stanno ancora operando gli elicotteri, secondo le modalità stabilite dal Direttore Operazioni Spegnimento del Corpo forestale della Valle d’Aosta. Per oggi, non è stato richiesto l’intervento del Canadair. A terra operano squadre del Nucleo Antincendi Boschivi, con l’aiuto dei Vigili del fuoco professionisti e volontari, impegnati anche a supporto dei proprietari delle case investite dalle fiamme, per il recupero di alcuni beni e la messa in sicurezza.

“In queto contesto, – aggiunge Segor – è indispensabile la preziosa attività di bonifica e monitoraggio sul terreno così come quella degli elicotteri, ai cui piloti va un plauso particolare per il lavoro delicatissimo che stanno incessantemente svolgendo da mercoledì”.

Le immagini dal villaggio più colpito

Nelle ultime ore netto risulta in netto miglioramento la situazione dell’incendio, divampato ieri ad Aymavilles ed estesosi sul territorio di Villeneuve . “C’è ottimismo sia da parte dei vigili del fuoco che da parte dei forestali – spiega il capo della Protezione civile Valerio Segor – oggi con l’impiego di tre elicotteri e del Canadair inviato dal COAU (Centro Operativo Aereo Unificato del Dipartimento della protezione civile nazionale) e soprattutto con il calo del vento con la possibilità di caricare l’acqua nuovamente all’invaso di Place Moulin c’è stata una svolta decisiva nella gestione dell’emergenza”.

Nella parte alta sono stati bonificati i i focolai presenti evitando così lo scavallamento del fronte dell’incendio. La linea elettrica non ha fortunatamente mai avuto la necessità di sue interruzioni per le operazioni di bonifica. La strada per Cogne è libera nei due sensi di marcia a partire dalla 17.30 circa. Riaperto anche castello di Aymavilles. Nella notte presidio di Vigili del fuoco a monitorare la situazione.

Domani mattina vi sarà la ripresa dell’attività degli elicotteri. Il capo della protezione civile ringrazia per il super lavoro gli operatori e i volontari che danno importante sostegno a tutto tutto il sistema dell’emergenza

Dalla prima stima dei danni effettuata dai vigili del fuoco, l’area complessiva coinvolta è confermata di 250 ettari. Oltre al patrimonio boschivo interessato, nel villaggio di La Camagne risultano fortemente compromessi due edifici, un terzo è danneggiato, mentre nella restante parte della frazione ci sono solo lievi danni.

 

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Nella notte hanno lavorato a presidio degli abitati compresi tra le frazioni Saint Léger, La Camagne, La Poyaz, Champleval nel Comune di Aymavilles,  90 vigili del fuoco professionisti e 130 volontari impiegati a turni. Sul posto anche il Corpo forestale valdostano con 14 persone oltre al comandante Luca Dovigo. Quattro le stazioni forestali coinvolte (Pré-Saint-Didier, Aymavilles, Villeneuve, Valpeline), quattro gli operatori Anti Incendio Boschivo, a cui si aggiunge un operatore dedicato alle indagini e un DOS (direttore operazioni spegnimento). Coinvolti anche diversi volontari di Protezione civile. Presenti sul posto anche i Carabinieri della stazione di Cogne.

Oltre ai residenti in frazione La Camagne, ieri sera sono stati evacuati per precauzione gli ospiti della comunità famiglia di Saint-Léger. Le 35 persone anziane o non autosufficienti sono state trasferite nella Caserma Cesare Battisti di Aosta.

L’incendio è stato visibile ieri da Aosta e da tutta la Plaine.

Partite da Aymavilles le fiamme si sono estese ieri anche verso le frazioni alte di Villeneuve. Il sindaco Jocallaz con ordinanza ha disposto ieri sera la chiusura temporanea della strada comunale che conduce alle frazioni di Saburey, Champleval Dessus e Dessous.

La situazione a Cogne

A Cogne, dove si è in piena stagione turistica, il comune aveva allestito per la notte dì mercoledì la palestra comunale per accogliere le persone rimaste bloccate in paese. L’Usl ha inoltre fatto arrivare in paese un medico per eventuali emergenze e necessità.

A partite dalle ore 22 è stato organizzato un convoglio, scortato dai carabinieri e dalla polizia locale, partito dalla frazione Epinel di Cogne e, lungo la strada regionale n.47, che ha consentito la discesa a valle delle persone rimaste bloccate nella località. All’arrivo a Aymavilles è stato organizzato un successivo convoglio in salita.

I soccorritori invitano a non recarsi nelle zone per non intralciare le operazioni

Dai soccorritori arriva l’invito alla popolazione a non recarsi nelle zone per assistere alle operazioni per non intralciare l’attività dei soccorritori e dei mezzi di soccorsi.

I commenti

“Giornate impegnative per il sistema valdostano dell’emergenza, ma ora, a distanza di 24 ore, si può guardare con un po’ più di serenità a una situazione che ieri era diventata davvero complessa.  – ha detto il Presidente della Regione, Renzo Testolin nella giornata di oggi, giovedì 20 luglio  – La macchina organizzativa della Protezione civile ha dato una risposta corale con il coinvolgimento e il lavoro dei Vigili del fuoco, del Nucleo anti incendio boschivo, degli agenti forestali e dei tanti distaccamenti dei Vigili del fuoco volontari che si sono resi disponibili ad intervenire fin da subito sul rogo con rapidità e professionalità. Indispensabile anche la collaborazione di Deval che ha seguito con noi l’evoluzione dell’evento per gestire le sue strutture e garantire il ripristino in tempi rapidi della fornitura elettrica al comune di Cogne. Fondamentale la collaborazione del 118 e dei volontari di protezione civile nell’attivare l’evacuazione degli ospiti della casa famiglia di Saint-Léger per portarli alla caserma Cesare Battisti dove sono stati accolti grazie alla disponibilità e alla collaborazione del Centro addestramento alpino. Infine, fondamentale è stato il supporto del servizio di viabilità della Regione che assieme alle forze dell’ordine, ha garantito il ripristino e la sicurezza della strada regionale per Cogne. Per ultimo rimane da sottolineare il dinamismo e la fattiva collaborazione e operatività dell’Amministrazione comunale di Aymavilles che, fin da subito, si è mossa in sinergia con l’Amministrazione regionale. A tutti questi e ai tanti altri che non ho citato un grazie veramente di cuore per essersi resi disponibili nelle piccole e grandi necessità emerse in questa criticità. Un bel esempio di sistema Valle d’Aosta che ha funzionato. Un pensiero infine a chi ha subito dei danni e alle comunità interessate alle quali non mancherà il nostro sostegno”.

Ad unirsi al coro di ringraziamenti sono anche i parlamentari valdostani.

“Il fuoco che ha dilaniato i nostri amatissimi boschi apre una ferita nella montagna, nella nostra comunità e nei nostri cuori, che solo il trascorrere di un lungo periodo di tempo permetterà di rimarginare.  – scrive la senatrice Nicoletta Spelgatti – Esprimo un immenso ringraziamento ai vigili del fuoco, ai volontari, a tutte le forze dell’ordine, agli amministratori e istituzioni, nonché a tutti coloro che si sono adoperati e si stanno adoperando per contenere i danni. Ripartiremo più forti di prima. Forza Valle d’Aosta”.
Per il deputato valdostano Franco Manes “l’incendio sulla collina di Aymavilles ci ricorda la fragilità dei territori montani. Una fragilità da sempre gestita, grazie alla forza di volontà e alla grande preparazione, dai suoi abitanti: la gente di montagna. La popolazione, i Vigili del fuoco professionisti e volontari , le Amministrazioni Comunali e i tanti volontari, ancora una volta, hanno dimostrato che fare squadra è fondamentale. In queste ore in cui si conteranno i danni ci tengo ad esprimere la mia vicinanza a tutta la comunità di Aymavilles ed alla sua Sindaca”.

7 risposte

  1. Certo che c’è un sistema.
    Si chiama risico e funziona molto bene. L’Italia è all’avanguardia in questo campo. Il problema è che l’incendio è partito per cause colpose o dolose.

  2. Magari ci fosse un sistema satellitare per “beccare” quei criminali ignoranti che buttano mozziconi di sigaretta per terra ancora accesi….mica solo automobilisti neh, anche semplici persone a passeggio.
    Per innescare un’incendio occorrono 3 elementi, combustibile, comburente e, fondamentale, l’innesco senza il quale l’incendio non si sviluppa.
    L’ autocombustione esiste è vero ma solo in rari casi

  3. Ma non sono riusciti a prevedere la caduta del ponte morandi con la tecnologia e lei vuole un alert sugli incendi nei boschi ma mi faccia il piacere…magari usare di piu il cervello che ne so non accendere sterpaglie ..buttare mozziconi accesi e su tutte avvisare il prima possibile i vigili

  4. Concordo al 100% . Solo chi vive fuori da questa angusta regione comprende quanto la Valle d’Aosta sia provinciale ed arretrata sotto diversi punti di vista

  5. In nessuna parte del mondo esiste un sistema di allerta, quindi è colpa delle menti arretrate oppure non sono ancora riusciti a trovare un allarme che sia veramente efficace? Provi ad inventarlo lei se ci riesce.

  6. La tecnologia non può tutto, per spegnere gli incendi ci vuole l’acqua. Poi lei parla di ingnoranza ma di fatto non sa quale soluzione alternativa proporre… E se leggesse un po’di notizie dal mondo sarebbe che problemi simili ma molto più grossi li affrontato Grecia, Spagna, Canada e Stati Uniti, tutti ingnoranti?

  7. ma possibile che nel 2023 ancora non ci sia un sistema di allerta precoce – magari con dati da satellite – per gli incendi boschivi? non posso assolutamente crederci che siamo cosi’ arretrati – anzi posso crederci conoscendo l’assoluta ignoranza dei nostri amministratori in fatto di tecnologia.

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