La verità sulla morte di Michael Vigna è affidata all’autopsia e agli esami tossicologici

Interrogati dai Carabinieri gli amici del giovane dj di Hone. Secondo le testimonianza raccolte il Michael avrebbe fatto utilizzo di cocaina nel pomeriggio di domenica. Mamma e amici increduli. Oggi l'autopsia sul corpo affidata a Maurizio Castelli.
Cronaca
La verità sulla morte Michael Vigna, 20 anni di Hone, morto lunedì mattina, nella sua abitazione, dopo una serata trascorsa al “Purple Club”, una discoteca di Sanremo, emergerà dall’autopsia sul corpo di Michael e dagli eventuali esami tossicologici. L’incarico dell’autopsia è stato affidato dal pm Luca Ceccanti al direttore del reparto di medicina legale dell'ospedale “Umberto Parini” di Aosta, Maurizio Castelli. L’esame, al contratio di quanto scritto ieri, si svolgerà oggi.
Sulla "Stampa" di oggi intanto emergerebbe l'ombra della droga alla luce dei primi interrogatori fatti dalla compagnia dei Carabinieri di Chatillon-Saint-Vincent. La mamma di Micky, Anna Vaser, non ne vuole sapere di legare l’immagine di suo figlio alla droga. Amici e parenti nelle ore successive alla morte del giovane, ne avevano elogiato il buon carattere e la disponibilità ad aiutare sempre gli altri, e tutti avevano allontanato dal ragazzo l’ipotesi del consumo di droga.

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