Morte in parapendio, continuano gli accertamenti

La Procura ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati, sull'incidente in cui ha perso la vita il vigile del fuoco Andrea Susanna.
Tribunale di Aosta
Cronaca

Proseguono le verifiche della Procura per accertare eventuali responsabilità nell’incidente in cui lunedì scorso, 14 ottobre, ha perso la vita il vigile del fuoco Andrea Susanna. 46 anni, residente a Gressan. L’uomo è precipitato durante un volo in parapendio, al colle del Piccolo San Bernardo.

Dai primi riscontri del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Entrèves, Susanna era appena decollato ed aveva preso quota, ma la sua vela ha stallato e, entrando in vite, lo ha in parte avvolto, impedendogli manovre di recupero e facendolo cadere a terra da una ventina di metri.

Sul fatto è stato aperto, nei giorni scorsi, un fascicolo per omicidio colposo, affidato al pm Francesco Pizzato, che al momento non vede iscritti indagati. Sul cadavere è stata eseguita, all’inizio della settimana, l’autopsia, che ha confermato il trauma nell’impatto con il suolo quale causa del decesso. Gli inquirenti vogliono ora capire con chi era andato Susanna e di chi fosse il parapendio. I testimoni presenti, sentiti dagli inquirenti, hanno escluso che, quel pomeriggio, fosse in atto un corso.

Il parapendio è stato posto sotto sequestro, per verificarne eventuali difetti. Le attività in merito sono rese meno semplici dal fatto che i soccorritori giunti in elicottero sul luogo dell’incidente, per poter intervenire e tentare la rianimazione del pilota a terra incosciente, hanno dovuto liberarlo dalla vela, tagliandola in parte.

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