E’ stato eseguito in Valle d’Aosta uno degli arresti dell’operazione contro la ‘ndrangheta “Alibante”, condotta all’alba di oggi, lunedì 3 maggio, dai Carabinieri, coordinati dalla Dda di Catanzaro diretta da Nicola Gratteri. In manette è finita Maria Rita Bagalà, avvocato di 52 anni, nata a Lamezia Terme, ma residente nel capoluogo regionale. L’ordinanza eseguita dai militari, emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro, riguarda 19 indagati, ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, corruzione, estorsione (consumata e tentata), intestazione fittizia di beni, rivelazione di segreti d’ufficio e turbativa d’asta.
Le indagini sono state sviluppate dai Carabinieri del Nucleo investigativo del Gruppo di Lamezia Terme e del Comando provinciale di Catanzaro. Oltre alla Valle d’Aosta, le altre misure sono state eseguite nel catanzarese, nei comuni di Lamezia Terme, Nocera Terinese, Falerna e Conflenti, nonché ad Arezzo e Cosenza. Le indagini sono state avviate a seguito della presentazione, da parte di imprenditori lametini, di denunce relative ad estorsioni poste in essere da appartenenti alla cosca “Bagalà”, operante sul litorale tirrenico-lametino.
Gli elementi acquisiti dagli inquirenti hanno consentito loro di delineare gli assetti e l’operatività della dell’articolazione territoriale di ‘ndrangheta capeggiata da Carmelo Bagalà, già attiva dagli anni ’80 ed incontrastata nel territorio in cui è radicata. Un’egemonia manifestata, secondo la Dda, attraverso la commissione di delitti, aggravati dal metodo mafioso, finalizzati alla gestione diretta o indiretta delle attività economiche del luogo, con particolare riferimento alle imprese attive nel settore turistico-alberghiero. Durante l’inchiesta sono emersi, altresì, rapporti illeciti tra la cosca ed alcuni esponenti delle amministrazioni comunali di Falerna e Nocera Terinese, con capacità di influenza su processi decisionali, amministrativi ed elettivi.
Nello specifico, per 7 indagati è stata disposta la misura cautelare della detenzione in carcere, per 10 (tra i quali Maria Rita Bagalà, indagata per concorso esterno in associazione di stampo mafioso) gli arresti domiciliari e per altri 2 l’interdizione, rispettivamente, dal contrattare con la pubblica amministrazione e dal rivestire uffici direttivi delle persone giuridiche. I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 11 di oggi, nella sede del Comando provinciale Carabinieri di Catanzaro.
Notizia in aggiornamento.