E’ accaduto nella mattinata di ieri, domenica 6 maggio, sull’A5, all’altezza dello svincolo di Courmayeur. Il conducente, un 75enne francese, si è visto ritirare immediatamente la patente di guida. Disposto, inoltre, il fermo amministrativo del mezzo.
Luciano Cerise, 78 anni, proveniva da Aosta a bordo di un pick-up Skoda, mentre l’autoarticolato con targa francese procedeva in direzione opposta. Per cause ancora in via di accertamento, il tir ha investito l’altra corsia, agganciando il mezzo.
Persa la strada di casa, dopo aver imboccato una strada sterrata sopra Challand-Saint-Victor, hanno passato la notte cercando di rientrare. Li ha individuati l'elicottero all'alba.
Ad avanzarla, oggi in Corte d’Appello a Torino, l’assicurazione del Comune di Villeneuve, d’intesa con la Regione e con il progettista dei lavori sulla strada su cui, nel 2011, crollò il masso che colpì l’auto del 41enne di Valsavarenche.
L’incidente è avvenuto alle 13.50, nel tratto di via Jean de la Pierre che immette su via Roma. Il conducente ha perso il controllo del mezzo, per cause in via di accertamento da parte della Polizia locale.
Il crollo, che non ha coinvolto mezzi o persone, è avvenuto nei pressi del paravalanghe Sisoret, sotto la frazione di Epinel. La strada è rimasta chiusa fino alle 16.
Respinta oggi, dal giudice Anna Bonfilio, l’opposizione presentata dall’Amministrazione regionale alle sanzioni, risalenti al 2017, comminate dall’Autorità di garanzia per un totale di 120mila euro.
Gabriele Gianni, 77 anni, e Anna De Santis, 48 anni, erano accusati di lesioni personali colpose. La condanna è a 1500 euro di multa ciascuno, oltre al risarcimento della parte civile con una provvisionale da 15mila euro.
Per la Procura, il libro dedicato all’incidente in cui perse la vita il deputato di Arvier contiene “affermazioni false, tendenziose e prive di riscontri” che diffamano l’ex procuratore di Mondovì Picozzi e l’allora vice-sindaco di Aosta, Milanesio.
Severino Péaquin era uscito di casa alle 9.30 di oggi, per la passeggiata che compiva tutti i giorni, ma non aveva fatto ritorno a casa. L'ipotesi accreditata dalla Questura è un gesto volontario
Severino Péaquin è uscito dalla sua abitazione di località Massuc per una passeggiata attorno alle 9.30 di oggi, mercoledì 2 maggio. “Normalmente – spiega una parente – tornava dopo un’oretta e mezza, ma oggi non è accaduto”.
Il documento consegnato al pm Menichetti si concentra su aspetti tecnici del distacco che, lo scorso 7 aprile, ha fatto due vittime sopra Pila e contiene elementi giudicati dagli inquirenti “particolarmente interessanti sotto l’aspetto ambientale”.