La vittima si era avventurata in una escursione verso la Capanna Monte Rosa, un rifugio a quota 2.883 metri. Il marito aveva denunciato la scomparsa martedì.
E’ successo nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 10 settembre, all’Ospedale regionale “Umberto Parini”. Stanchi dell’attesa, due uomini hanno bloccato l’attività del triage impedendo la registrazione di altri pazienti.
La piccola coltivazione si trovava in località Talapé sulla collina di Aosta. L’uomo è stato denunciato dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza.
I Carabinieri hanno individuato i sei ragazzi - cinque minorenni e un diciannovenne - che nelle scorse settimane avevano forzato i distributori automatici di bibite e snack di un locale di Aosta.
I ladri hanno sfondato la vetrina del negozio con un grosso mezzo attorno alle 3,30 della notte di martedì 9 settembre. Sul posto è intervenuta la polizia. Nell'ottobre 2013 i ladri portatono via un bottino di 6mila euro, questa volta è molto più alto.
La Guardia di Finanza di Aosta ha denunciato per evasione fiscale il legale rappresentate della società attiva nel settore dell'energia rinnovabile.
A seguito delle indagini sono stati anche accertati redditi non dichiarati per oltre 630 mila euro.
Noureddine El Bouhali, di 20 anni, è stato processato per direttissima. Il giovane, secondo i Carabinieri, si era introdotto in un'abitazione di Pollein ed è stato notato da alcuni cittadini, che hanno allertato le forze dell'ordine.
Due alpinisti italiani erano rimasti bloccati a circa quattro mila metri di quota nel massiccio del Monte Bianco, sul Pilastro Rosso del Brouillard. Uno dei due aveva accusato problemi a un ginocchio: é stato portato in ospedale ad Aosta.
Durante il controllo l’uomo, già noto per precedenti reati contro la persona e il patrimonio, oltre a rifiutare di sottoporsi alla misurazione con l’etilometro, ha inveito ed oltraggiato gli agenti tenendo un atteggiamento ostile.
Si tratta di circa dodici attività nella zona Pont de pierre. La polizia si sta occupando dei rilievi e di raccogliere informazioni. Saranno utili alle indagini le immagini registrate dalle telecamere della zona. Danni ai locali.
Non sarebbe l'alta quota il motivo della morte del bambino russo di sei mesi deceduto all'Ospedale di Aosta dopo i tentativi di rianimazione. Faceva parte di una comitiva di russi intenti in un itinerario intorno al Monte Bianco.
Si tratta di un cittadino bosniaco destinatario di un decreto di espulsione emesso nel 2011 dal Prefetto di Torino poiché ritenuto persona pericolosa per la sicurezza pubblica in seguito a diversi reati perpetrati contro la persona e il patrimonio.
Secondo quanto è emerso il bimbo soffriva di una grave patologia: i medici hanno tentato invano di rianimarlo dopo un arresto respiratorio ma a nulla è valso sia l'intervento del 118.
Due alpinisti polacchi, padre e figlio, sono stati sorpresi ieri mattina in un bivacco in uso a una guida di alta montagna, a meno di 100 metri dal rifugio di Tête Rousse, proprio sul Monte Bianco.
La cordata era composta da una guida italiana e da due alpinisti. L'uomo deceduto era l'ultimo del gruppo: è caduto per alcuni metri ed è morto sul posto.
"Lo scontro è avvenuto in maniera improvvisa - spiega il Maresciallo Tommaso Cundari - e il motociclista non è riuscito a vedere con precisione l'auto che lo ha investito - ricorda solo il colore, il grigio - e ovviamente neanche il suo conducente".