Sfregi con coltelli, percosse e insulti ai figli: arrestata donna di 39 anni

Due adolescenti hanno riferito agli inquirenti un quadro di maltrattamenti che si protraeva da tempo. La vicenda è venuta a galla dopo l’intervento dei Carabinieri una notte in cui i ragazzi erano fuggiti di casa a seguito di una lite.
Arma dei Carabinieri Aosta
Cronaca

Percosse, capelli tirati di continuo, sfregi lasciati con coltelli e forchette, anche dopo averli resi roventi, passandoli su una fiamma. Ed ancora vessazioni continue, a base di insulti come “siete obesi, siete brutti”. E’ il quadro di maltrattamenti, ai danni dei suoi due figli adolescenti, di cui è accusata una donna 39enne, residente ad Aosta da anni, posta agli arresti domiciliari nella mattinata di oggi, venerdì 21 maggio, dai Carabinieri della compagnia di Aosta, in esecuzione dell’ordinanza di custodia emessa dal Gip del Tribunale.

La vicenda emerge nella notte tra il 12 e il 13 maggio scorsi. Viene richiesto l’intervento dell’Arma, dopo che i due ragazzini si erano allontanati dalla casa in cui vivevano con la madre, a seguito dell’ennesimo episodio. Nella ricostruzione della pattuglia intervenuta, si è trattato di una lite culminata nella minaccia di lei, avanzata brandendo un coltello, di tagliare la gola ad uno dei due. Parte la segnalazione al Tribunale dei minori di Torino e i ragazzi, anzitutto nell’ottica di garantirne la sicurezza, vengono accolti in una comunità (così come il terzo figlio della donna, più piccolo, nei confronti del quale non sono emerse ad ora condotte violente).

Scattano quindi le indagini della Procura della Repubblica, coordinate dal pm Manlio D’Ambrosi. I figli vengono sentiti più volte nei giorni successivi, in audizioni protette: raccontano un insieme di angherie e soprusi tale da sbigottire gli stessi inquirenti, perché a loro dire si protraeva da tempo, e mostrano i segni di quelli che sostengono essere i segni inferti loro dalla madre con vari oggetti. Spiegano anche che, in un’occasione, colei che chiamavano “mamma” avrebbe dato loro delle lamette, invitandoli a tagliarsi. La donna risulta incensurata e nessuna segnalazione, su presunte criticità nel nucleo familiare (i due figli frequentano le scuole superiori), era mai giunta ai servizi sociali.

Di fronte ad un quadro del genere – corroborato per l’episodio scatenante anche da testimonianze esterne, mentre per il resto della vicenda le parole dei figli sono la fonte di prova al momento – il Sostituto procuratore richiede l’ordinanza di custodia cautelare, che il Giudice per le indagini preliminari emette negli scorsi giorni e che i militari hanno eseguito in mattinata. L’accusa per cui sono scattate le manette è di maltrattamenti contro familiari. Alla 39enne è contestato anche il reato di lesioni personali.

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