Spese gruppi, Benin e Lattanzi scelgono il risarcimento del danno d’immagine

I due ex consiglieri, nell’udienza di oggi alla Corte dei Conti, hanno optato per il rito abbreviato, che prevede uno “sconto” sulla pretesa risarcitoria complessiva. Concordati 2.400 euro per Benin e 11mila per Lattanzi.
Massimo Lattanzi e Cleto Benin
Cronaca

Sono passati oltre 10 anni dal periodo dei fatti, ma si avvicina solo ora – per gli ex consiglieri regionali del Pdl Massimo Lattanzi e Anacleto Benin – la fine della causa sul danno d’immagine contestato loro dalla Corte dei Conti a seguito delle condanne definitive riportate da entrambi nel processo penale sui fondi dei gruppi del Consiglio Valle nella legislatura 2008-2012.

All’udienza in Camera di Consiglio, svoltasi oggi, giovedì 19 maggio, la questione è stata definita tramite rito abbreviato, che nel caso del procedimento contabile prevede uno “sconto” della richiesta di risarcimento avanzata dall’accusa. Nello specifico, il procuratore Giuseppe De Rosa e i due chiamati a giudizio (tramite i loro difensori) hanno convenuto il versamento di 2.400 euro per Benin e 11.000 euro per Lattanzi.

I tempi della vicenda sono dovuti alla durata complessiva del procedimento penale. Nel marzo 2018, la Cassazione aveva decretato, decidendo sui ricorsi dei due ex consiglieri del Pdl, il rinvio alla Corte d’Appello di Torino, affinché rideterminasse la pena nei loro confronti. Passaggio che è avvenuto nel febbraio 2020, quando a Benin sono stati inflitti un anno e quattro mesi di reclusione e a Lattanzi un anno e otto mesi.

La contestazione di danno d’immagine, da parte della magistratura contabile, scatta a sentenza penale definitiva e rappresenta sostanzialmente un “atto dovuto”. Stabilita la definizione del risarcimento tra le parti, il Collegio della Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti ha rinviato ad una prossima udienza, mirata a riscontrare l’avvenuto versamento delle somme pattuite, per chiudere definitivamente la causa.

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