Tar, nel 2021 in Valle d’Aosta “diminuzione sensibile” dei ricorsi

Il dato è emerso oggi, martedì 29 marzo, durante la cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario della giustizia amministrativa. Alla base dello stesso, per la presidentessa del Tribunale, Silvia La Guardia, anche la celerità di definizione dei ricorsi.
Tar La Guardia
Cronaca

Il 2021 ha fatto registrare “una diminuzione sensibile” dei “ricorsi in ingresso” al Tar della Valle d’Aosta “rispetto all’anno precedente”. Lo ha sottolineato la presidentessa del Tribunale, Silvia La Guardia, intervenendo oggi, martedì 29 marzo, alla cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario della giustizia amministrativa, nella biblioteca regionale. “Siamo passati – ha spiegato – dagli 80 ricorsi del 2020, a 56” impugnazioni.

Il dato in controtendenza nazionale

Il dato “interrompe la controtendenza registrata nel 2020 rispetto al 2019 e si allinea ad una discesa registrata nel triennio 2017-19 rispetto agli anni precedenti”. Si tratta anche, è emerso, di un elemento non allineato “al dato complessivo nazionale che, dopo una flessione del contenzioso nel 2020, ha registrato un sensibile incremento, in parte verosimilmente connesso all’iniziale ripresa economica registrata” lo scorso anno.

Ragioni? Difficili da individuare

Quanto alle ragioni della riduzione, per La Guardia, “non è certo agevole analizzare le cause di questi fenomeni, perché, se il languire dell’economia o la sua ripresa possono influire, sono comunque molti i fattori suscettibili di avere una qualche incidenza sulle oscillazioni del flusso”. Un “fattore deflattivo del contenzioso – ha comunque sottolineato la Presidentessa – è, in certo qual modo e combinata con l’onerosità fiscale delle liti, la stessa celerità di definizione dei ricorsi”, che “costituisce una costante di questo Tar”.

2021, più ricorsi definiti che ricevuti

Al riguardo, nel 2021 sono state definite 67 impugnazioni, quindi – ha spiegato La Guardia – “un numero maggiore rispetto ai nuovi introiti, col risultato che”, al 31 dicembre scorso, “erano pendenti 32 ricorsi”, di cui solo quattro “pervenuti precedentemente al 2021, tre dei quali con udienza già fissata”. Secondo la presidentessa del Tar, “si tratta di una giacenza del tutto fisiologica”.

Tar Jans
L’avvocato dirigente della Regione, Riccardo Jans.

Quanto ai provvedimenti emessi, sono stati 115, di cui 61 sentenze e quattro sentenze brevi. Nel giudizio cautelare, poi, dal Tribunale amministrativo della nostra regione sono giunte 26 ordinanze e 7 decreti. “Fondamentalmente, i nuovi ricorsi pervenuti al Tar”, ha sottolineato La Guardia, “esprimono una reale e attuale domanda di giustizia, sia essa legata all’esigenza di correggere errori dell’amministrazione, o di dissipare incertezze sull’applicazione delle regole pertinenti al caso, o di valutare il corretto esercizio del potere discrezionale”.

La prevalenza di urbanistica ed edilizia

La scomposizione per materia dei nuovi ricorsi giunti lo scorso anno vede prevalere l’urbanistica ed edilizia (14 impugnazioni), seguita dagli appalti pubblici e dalle autorizzazioni e concessioni (9 ricorsi per ciascuna materia). Le restanti opposizioni hanno avuto oggetti di vario genere, con un lieve incremento di quelli in fatto di sicurezza pubblica (5, erano 3 nel 2020) mentre è rimasto invariato il totale (5) delle impugnazioni in materia di pubblico impiego non privatizzato, comprese le forze armate.

“La tutela resa dal giudice amministrativo – ha chiuso la presidentessa La Guardia – ha una duplice dimensione, verso i cittadini e verso le amministrazioni”. Man mano che “il concetto di tutela del privato si è evoluto in una direzione sempre più pienamente satisfattiva, si è parimenti ampliato l’effetto conformativo e di indirizzo delle pronunce rese dal giudice amministrativo, che non si sostituisce all’amministrazione ma può indirizzarla, con l’obiettivo di assicurare condizioni di legalità nell’esercizio dei poteri pubblici”.

Alla cerimonia anche l’avvocatura

Alla cerimonia inaugurale sono intervenuti anche alcuni rappresentanti dell’avvocatura. Il legale Herbert D’Hérin, per il Consiglio dell’Ordine degli avvocati della Valle d’Aosta, ha sollevato il tema del contributo unificato, di entità tale che “in determinati contenziosi finisce con l’essere pari all’utile d’impresa”.

Per parte sua, il dirigente dell’avvocatura regionale Riccardo Jans, ha auspicato – alla luce della menzione, nella relazione della Presidente, della causa nata dalla mancata partecipazione di candidati al concorso per insegnanti, giacché sottoposti a confinamento Covid – l’emanazione di una norma di attuazione statutaria sullo status giuridico del personale docente in Valle, “per evitare le situazioni che hanno generato” tale contenzioso.

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