Altro ritrovamento sui ghiacciai della Valle stretti nella morsa delle temperature anomale, dopo l’ordigno bellico di cui si è detto ieri, affiorato dalle rocce ad inizio agosto. La guida alpina del Cervino Corrado Gaspard, di ritorno da un’uscita con un cliente, ha notato ciò che appare come una marmotta mummificata nel massiccio del monte Rosa, sulla cresta tra il Lyskamm occidentale e quello orientale. Uno spuntone con strapiombi su entrambi i lati, tutt’altro che semplice da raggiungere.
La quota è di circa 4.200 metri. Il professionista ha fotografato i resti, che si trovano sulle rocce, ed ha informato, inoltrando l’immagine, il Corpo forestale della Valle d’Aosta. Il ritrovamento è ritenuto singolare, principalmente per la quota a cui giace l’animale, non uso a quelle altitudini, anche perché non foriere della vegetazione di cui si nutre un erbivoro.
Tra le ipotesi che possono essere formulate (pur nell’attuale precarietà del ragionare su una fotografia), il fatto che la marmotta possa essere arrivata lassù trasportata da un’aquila nei suoi artigli, ma anche per un rapace non parliamo di quote abituali (a meno che stesse “scavallando” verso altri territori). Insomma, il “caso” è appena aperto e presenta vari aspetti da approfondire.
Della presenza dell’animale mummificato i forestali hanno informato la struttura Biodiversità, sostenibilità ed aree naturali protette dell’amministrazione regionale. Assieme al Museo regionale di Scienze naturali si occuperà del recupero dei resti, che permetterà di confermare anzitutto la specie dell’animale, in collaborazione con la guida che li ha individuati e che conosce esattamente il punto in cui si trovano.
Un prelievo del genere presuppone cautele e tecniche, oltre alla necessità di conservazione del materiale recuperato in condizioni specifiche di temperatura. Gli studiosi potranno quindi valutare e decidere a quali esami sottoporre quanto ritrovato, nell’obiettivo di procedere ad una datazione, per stabilire quando sia morta la marmotta e da quanto il ghiaccio custodisse il suo segreto.
2 risposte
Sarebbe interessante andare a trovare i relitti dei voli Air India 101 e 245, schiantato sul monte Bianco nel 1950 e nel 1966
Nel medioevo le greggi transitavano tra la Valtournenche e la Svizzera attraverso il passo del Teodulo, laddove adesso si trova un ghiacciaio (che si sta ritirando), e si pretico lo sci estivo. Forse è possibile che la flora e la fauna ragiungessero quote più elevate rispetto a oggi.